Può il desiderio per l’altro farsi non solo strumento di conoscenza ma chiave di accesso per tutto ciò consideriamo comunemente off-limits…? E’ questa la sfida costantemente rilanciata da una misteriosa scrittrice, Melany Star, che nel suo romanzo d’esordio “Settembre Veneziano” riesce a parlare di politica internazionale e di stragismo, di medioevo e rinascimento, di poteri occulti e di iconologia senza mai farci saltare nemmeno una riga.
Merito sicuramente delle scelte di tempo e di luogo: venezia un settembre super shocking dove in un forsennato time lapse di eventi mondani, l’incubo di un attentato terroristico getta ombre sinistre su calli e palazzi. Il romanzo è inoltre contraddistinto da citazioni di operazioni di polizia realmente accadute che la nostra scrittrice ha intrecciato in una trama immaginaria.
I protagonisti
Ma soprattutto merito dei protagonisti, Lucrezia una giornalista con la vocazione del detective e Luca intellettuale esperto d’arte due caratteri egocentrici e risoluti, capaci di tener insieme un plot all’ultimo respiro costellato di morti misteriose, festini trasgressivi, opere trafugate e logge massoniche.
Inutile dire che l’inevitabile passione tra i due accende di luce incandescente un palcoscenico già pirotecnico di suo. Ma le schermaglie erotiche non fanno mai da stop alla storia, sono continue violazioni dei limiti che rivelano quanto il piacere trasformi la visione stessa della vita.
Il tutto in una prosa asciutta e mercuriale che a mo’ di fibra ottica porta velocemente grossi carichi a destinazione.
Settembre veneziano, un viaggio interiore con la suspence di un thriller, nello spazio di un giro in gondola