Terzo giorno da incubo per il Veneto Orientale alle prese con il fumo proveniente da Trieste. La spiaggia di Bibione è stata investita stamane da una nube di fumo preoccupando i bagnanti e creando problemi al settore turistico nei giorni clou della stagione. La siccità continua a preoccupare.
Siccità e danni ai raccolti
L’assenza di acqua, oltre che a favorire l’esplosione di incendi, comincia a pesare anche sui rendimenti dei raccolti. E’ sempre il Veneto Orientale ad essere più esposto essendo interessato dall’avanzamento del cuneo salino, ossia dell’acqua di mare che risale i fiumi.
E’ ancora possibile irrigare i campi a 25 chilometri di distanza dal mare. Ma le colture sono compromesse, non riuscendo ad assorbire i concimi. Si parla di un calo dei raccolti del 30-40% in meno rispetto agli anni scorsi e di un meno 20% per il frumento.
I costi dell’ortofrutta son destinati a salire in autunno anche perchè l’assenza di acqua è soltanto l’ultimo problema con cui gli agricoltori stanno facendo i conti. In primavera erano schizzati i prezzi delle materie prime, ossia sementi e fertilizzanti. Poi si è aggiunto il caro carburanti.
Agricoltori in cerca di soluzioni
Il mondo agricolo, da settimane, sta pensando a soluzioni da adottare nell’immediato per l’acqua. Come impianti di irrigazione in grado di sprecare meno acqua o tipi di colture geneticamente più resistenti. L’uso delle ex cave per raccogliere l’acqua delle piogge autunnali è un progetto che è stato portato all’attenzione del governo ed è la soluzione più decisiva. Ma ci vorranno anni: ora è tutto rinviato a dopo le elezioni.