A seguito dell’ennesimo ingorgo di vaporetti in Canal Grande, Ascom Venezia si interroga se il tanto discusso e complesso riordino del traffico acqueo, in particolare nell’arteria principale della città, stia avvenendo tenendo conto di tutti i mezzi circolanti, quelli del trasporto pubblico di linea compresi.
“Finora le ordinanze emesse – commenta Francesco Tagliapietra responsabile categoria trasporti di Ascom Venezia – hanno coinvolto i trasportatori merci, i tassisti ed i gondolieri e ogni categoria ha riorganizzato il proprio lavoro per contribuire alla riforma che si sta attuando per la sicurezza della navigazione. Ricordo che per quanto riguarda le merci, abbiamo perso quasi tutte le rive e i pontili per il carico e lo scarico nell’area tra la riva del Carbon e il pontile di San Beneto, con notevoli disagi sul lavoro degli operatori che comunque fanno grossi sforzi per continuare il regolare approvvigionamento delle stesse.
A fronte di ciò vediamo invece un’intasamento del Canal Grande dovuto sia alla realizzazione del raddoppio dei pontili Actv sia all’ingente transito di vaporetti, mentre gli utenti hanno subito il cambiamento dell’orario della linea uno con un allungamento dell’attesa tra una corsa e l’altra.”
Ascom Venezia suggerisce quindi che Actv faccia uno studio dei flussi in modo da dirottare maggiormente all’esterno della città chi è interessato ad arrivare a San Marco. “Pensiamo che sia neccessario – spiega il Presidente Roberto Magliocco – istituire delle linee prettamente turistiche dove chi arriva in città non abbia nessun dubbio su quale mezzo lo porti direttamente a San Marco e che queste facciano esclusivamente il giro esterno alla città per il rio della Scomenzera.”