I componenti della conferenza dei sindaci del litorale Veneto esprimono forte preoccupazione per quanto emanato nell’ultimo DPCM dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Il settore del turismo, lamentano i primi cittadini, non ha trovato risposte alle richieste che in queste settimane sono state avanzate. Tra le questioni più urgenti, espresse anche alla presenza del vicepresidente della regione Veneto, Gianluca Forcolin, nella riunione di ieri in videoconferenza, i primi cittadini chiedono una data certa per l’avvio della stagione balneare.
La protesta dei sindaci del litorale Veneto
«Finché il Governo non indicherà una data, le aziende non avranno la possibilità di attivarsi tempo per eseguire le necessarie operazioni che rendano fruibili le spiagge». Un secondo problema riguarderà poi le modalità con la quale i turisti potranno soggiornare sulle spiagge. E per questo è atteso il protocollo sanitario presentato dalle associazioni di categoria e allo studio delle Ulss 3-4-5 prima di passare alla regione. Altra tematica che lascia troppe incognite, inoltre, è quella riguardante la gestione delle aree di spiaggia libera.
Tutte queste problematiche verranno raccolte nelle prossime ora in una lettera da far pervenire al Governo, a firma di tutti i sindaci del G20s, coinvolgendo quindi anche gli altri colleghi delle maggiori località balneari italiane.
Settimana scolastica corta
Un aiuto, poi, potrebbe arrivare dalla proposta della settimana scolastica corta, avanzata dal sindaco di Jesolo Valerio Zoggia e accolta di buon grado a tutti. «L’idea prevede di concentrare le lezioni dal lunedì al giovedì, lasciando il weekend libero, per consentire così alle famiglie di raggiungere le località balneari. Un modo per sostenere la ripresa del turismo tentando di allungare la stagione e dare la possibilità alle attività del comparto turistico di recuperare una parte di perdite dovute al lockdown». Anche su questa questione, verrà stesa una lettera di richiesta unitaria da parte di tutti i sindaci del G20s da presentare al ministro dell’istruzione e ai presidenti delle regioni.
Corridoio salva ferie
Un’ulteriore richiesta, su proposta del vicepresidente regionale Forcolin, sarà inoltrata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per chiedere un intervento diplomatico in merito alla questione del “corridoio salva ferie” tra Germani, Austria e i paesi balcanici, che aggraverebbe ulteriormente la situazione del turismo per il Paese.
«Ringrazio i sindaci per il grande coordinamento che stanno avendo – ha espresso il vicepresidente della regione –, riuscendo a produrre sempre nuove proposte per affrontare le difficoltà comuni con unitarietà di intenti.
È importante che il governo fornisca date puntuali per l’apertura della stagione, perché da lì in poi le aziende potranno sviluppare i loro programmi di attività con il disciplinare di utilizzo delle spiagge, consegnato questa mattina dalle Ulss alla regione. In questo modo i sindaci possono farsi portavoce con le associazioni di categoria e agli operatori per prepararsi e dare anche un’iniezione di fiducia al settore».