Siro Martin: “Riqualificare gli edifici pubblici”

Siro Martin parla del problema degli edifici costruiti 70 anni fa e che potrebbero vedere una nuova vita

Siro Martin critica la gestione degli edifici che invecchiano, cercando di dare spunti di riflessione da cui partire per risolvere il problema.

Paolo Della Vecchia: “Penso ad esempio al patrimonio immobiliare del demanio dello stato, cioè Ater, agli ACP, all’edilizia residenziale popolare e che avrebbe necessità per milioni di nuclei familiari di investimenti forti. questa potrebbe essere una grande opportunità di riqualificare, ridare nuova vita, ad immobili costruiti negli anni cinquanta/sessanta. Pensi che si possa ancora rivedere? Si può ancora pensare ad una politica in questa direzione?”

Siro Martin: “Sì, bisogna pensare. Io, per esempio, sarei partito con la riqualificazione degli edifici pubblici. Ma anche sulle fonti rinnovabili. Io non entro nel tema di quale sia la migliore. Però, prima mi occupo di quello che ho in corpo io, perché è un peccato che ci sia il fabbricato, dove ci sono le dieci famiglie, che è magari in classe A++ e, a fianco, il municipio con temperature incontrollabili.

Sarebbe stata un’operazione oculata di questo paese, anche perché forse avrebbero anche controllato meglio l’investimento. Questo, però, a pari passo con una facilità di partecipazione a questi interventi e delle piccole imprese. Bisognerebbe che dei piccoli paesi potessero partecipare, magari dei piccoli interventi proporzionalmente. Quindi, sarebbe stata una cosa assolutamente necessaria.

Pensare ai materiali, guardando al futuro

L’altro tema che io avrei affrontato: il 110. Come sono partiti per rimuovere il mercato e va bene. Dopodiché sono andati a modificarlo ed è giusto, ma solo che l’hanno modificato male. Perché non basta lavorare sui parametri, cioè dire che si deve migliorare almeno due classi, per esempio.

Bisogna anche pensare a quali materiali vengono impiegati in questi interventi. Devono essere in qualche modo riciclabili e forse quelli che sono stati utilizzati ci troveremo con un po’ di problemi, fra qualche anno, quando si arriverà a smaltirli. Questa è una visione corta, secondo me, di chi amministra. Perché se l’ambiente è un tema fondamentale, io lo devo salvare da quando intervengo.

Riflettere prima di costruire nuovi edifici

Poi, soprattutto, basta occupazione suolo e stiamo attenti anche alle infrastrutture. Manutentiamo, in maniera seria, quelle che abbiamo. Rendiamole più veloci, più agevoli, più sicure, ma stiamo attenti prima di fare nuove strutture e nuove edifici. Soprattutto, pensiamo alle destinazioni d’uso

. Che senso hanno quelle commerciali, quando io da qua mi metto col mio PC e vendo mezzo mondo. Al limite, ovviamente, teniamo conto del contesto dove sono. Ma anche qua dobbiamo fare un passo da gigante e gli edifici possono anche essere trasformati con destinazione d’uso diverse, se compatibili con l’aria in cui sorgono.”

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