Nel primo pomeriggio del 2 settembre una pattuglia in servizio sul piazzale esterno della stazione ferroviaria ha notato la presenza di un soggetto che, in compagnia di un altro uomo, si aggirava con fare particolarmente sospetto nei pressi delle biglietterie automatiche installate all’imbarcadero ACTV.
Lo skimmer
Con circospezione e facendo finta di dover acquistare un biglietto, un agente in abiti civili si è avvicinato agli sportelli automatici in questione rilevando la presenza di un apparecchio skimmer, solitamente utilizzato da specialisti del settore per impossessarsi dei codici identificativi e di sicurezza delle tessere bancomat, riuscendo poi ad effettuare indebiti prelievi dai conti correnti dei malcapitati di turno. L’agente ha comunicato immediatamente l’esito della verifica ad una pattuglia in uniforme che ha bloccato i due soggetti sospetti interrompendone l’azione prima del compimento di qualche frode ai danni di viaggiatori.
L’identificazione
In occasione dell’intervento di ieri, i due sono stati identificati per un sessantenne pregiudicato per reati contro il patrimonio e un trentenne già allontanato dall’Italia (rivelatosi già sottoposto a controlli nel mese di giugno) entrambi di origine romena. Nell’immediatezza del fatto il più giovane dei due è stato trovato in possesso di strumenti e attrezzi compatibili con quelli necessari per l’installazione dell’apparecchio atto a captare i dati delle bande magnetiche delle carte di credito.
Perquisizione domiciliare
Gli agenti della Polizia Ferroviaria sono riusciti poi ad individuare i locali dove alloggiavano i due procedendo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, alla perquisizione domiciliare. E’ stato così rinvenuto e sequestrato un significativo quantitativo di materiale elettronico e informatico idoneo all’installazione degli apparecchi in questione ed altro per il loro camuffamento sugli sportelli delle biglietterie automatiche. E’ stata altresì rinvenuta valuta di diverse divise straniere.
Dall’esame delle immagini registrate dalle telecamere installate sulle biglietterie automatiche sarà possibile individuare il soggetto che ha applicato l’apparecchio.
I due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per accesso abusivo a sistema informatico e per installazione di apparecchiature atte ad intercettare flussi telematici.