Secondo l’ultimo rapporto di App Annie il mercato della applicazioni continua a volare con un boom di 175 miliardi di download nel 2017. Si calcola che ce ne siano almeno 80 in ogni smartphone, le preferite nei settori fintech, shopping e viaggi.
Boom delle applicazioni per gli smartphone nel 2017: in base a un rapporto di App Annie, i download sono stati ben 175 miliardi per una spesa di 86 miliardi di dollari. A trainare la crescita sono i mercati emergenti: Cina, Brasile, Russia e India che – con un progresso del 215% – segue gli Stati Uniti nella classifica dei mercati in cui i consumatori hanno scaricato più applicazioni.
Il rapporto segnala anche un cambiamento di atteggiamento degli utenti nei confronti delle app, che stanno diventando compagne di viaggio quotidiane e non strumenti usa e getta: in molti mercati l’utente medio di uno smartphone ha installato almeno 80 applicazioni e ne usa una quarantina al mese, trascorrendo sulle app quasi tre ore al giorno, una quota di tempo aumentata del 30% dal 2015.
E le cose continueranno a procedere bene anche nel 2018, quando – secondo le stime – si arriverà ai 110 miliardi di dollari di spesa: l’anno scorso sono andate alla grande, e continueranno a spingere il traffico, le applicazioni di fintech, commercio, streaming video, viaggio e condivisione, giochi e social.
Intanto una diffusissima app che possiamo definire “contraccettiva”, chiamata Natural Cycles e usata come alternativa alla pillola, è sotto i riflettori in Svezia, dove sono stati segnalati all’Agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci – che ha avviato un’indagine in merito – 37 casi di gravidanza tra le utilizzatrici dell’applicazione.
Il programma (che si basa sulla misurazione quotidiana della temperatura corporea e su un algoritmo che analizza il ciclo mestruale) è certificato come dispositivo medico in Europa e viene utilizzato da oltre 620mila persone. Viene offerto gratuitamente per il primo mese e in seguito costa circa nove euro al mese, oppure 65 euro l’anno.