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Smascherata banda di truffatori che vendevano biglietti Actv

Scoperta una truffa ai danni dell’Actv. Vendevano ai turisti per sette euro e mezzo, i biglietti della carta Venezia. I truffatori sono stati colpiti dal divieto di dimora.

I Carabinieri di Venezia, al termine di un indagine coordinata dalla Procura lagunare, hanno dato corso ad un ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Venezia nei confronti di quattro persone, gravate da numerosi precedenti, ritenute responsabili a vario di titolo dei reati di truffa, furto aggravato, minaccia a pubblico ufficiale e sostituzione di persona, perché in prossimità degli approdi dei vaporetti adibiti al trasporto pubblico di linea, in più occasioni cedevano in maniera fraudolenta ad ignari viaggiatori, titoli di viaggio illecitamente posseduti.

In particolare, le indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Scali nella cui competenza territoriale ricade Piazzale Roma (punto della città dove il trasporto pubblico ha la massima incidenza in termini numerici di viaggiatori) si sono sviluppate in relazione ad alcune denunce presentate dall’Azienza dei Trasporti in relazione a numerosi danneggiamenti e sabotaggi verificatisi presso diverse biglietterie automatiche presenti nel capoluogo lagunare, avvenuti tra il 2015 e il 2016. Da subito l’analisi degli episodi ha portato i Carabinieri, stante la sistematicità, a considerare gli stessi non dei semplici atti vandalici.

Infatti, gli approfondimenti investigativi, resi possibili grazie alla raccolta, visione ed analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza, nonché mediante estenuanti e prolungati servizi di appostamento, osservazione e pedinamento delle persone ritenute responsabili di questi danneggiamenti, hanno consentito di formulare un quadro probatorio piuttosto pesante a carico di un gruppo di persone ricostruendo il loro modus operandi, che ha permesso alla Procura di Venezia di richiedere l’emissione dei provvedimenti cautelari eseguiti nella giornata odierna.

Sostanzialmente, le indagini hanno acclarato come il primo “step” della loro azione delittuosa fosse quella di sabotare le biglietterie automatiche, ostruendo con della carta o altro materiale le fessure dalle quali dovevano fuoriuscire i ticket una volta acquistati da ignari turisti che non riuscivano a prelevare i biglietti. Successivamente, i titoli di viaggi venivano recuperati dai truffatori rimuovendo le ostruzioni e rivenduti ad altri turisti spacciandosi per dipendenti dell’Actv.

In altre circostanze oltre il danno anche la beffa, allorché i biglietti venduti ai turisti o erano già scaduti di validità o in altri casi acquistati con le agevolazioni per portatori di handicap quindi al prezzo di euro 1,50 e poi rivenduti a prezzo pieno di euro 7.50, con la conseguenza inevitabile che gli ignari visitatori di Venezia se sottoposti a verifica da parte dei controllori della Actv venivano anche sanzionati per avere un titolo di viaggio scaduto o non corrispondente alla propria categoria.

Infine i Carabinieri hanno potuto evidenziare anche qualche episodio di minaccia nei confronti degli impiegati dell’Actv da parte di alcuni componenti del gruppo criminale allorquando pizzicati nell’esercizio della loro attività abusiva minacciarono gli agenti accertatori dell’azienda di pubblici trasporti per non essere sottoposti a controllo e sanzione.

In tutto sono quattro i soggetti colpiti dalla misura richiesta dalla Procura di Venezia a seguito delle indagini dei carabinieri, indagini in toto condivise dal Giudice per le Indagini preliminari che, infatti, accoglieva in pieno la richiesta di applicazione delle misure cautelari valutando indispensabile l’adozione delle stesse.

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