Si profila un braccio di ferro giudiziario sulla sorte dell’orsi. In particolare su quello di Jj4, orsa di 17 anni, che ha ucciso la settimana scorsa un runner di 26 anni, Andrea Papi, nei boschi sopra il paese di Caldes nel Trentino.
Sospeso il destino dell’orsa
Intanto il Veneto ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’animale, emessa dal presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti. Il giorno in cui è stata fissata l’udienza è l’11 maggio, con lo scopo di discutere il ricorso presentato dalla Lega Anti Vivisezione.
La LAVA ha proposto di trasferire l’esemplare in un rifugio sicuro e si sarebbe offerta di accoglierlo in uno zoo safari di Brindisi. Questo anche perchè già nel 2020 l’orsa aveva aggredito padre e figlio sul Monte Pella in Trentino.
Rimane alta la concentrazione di plantigradi nelle montagne trentine, questione a cui il WWF vorrebbe trovare soluzione, spalmando il centinaio di animali in parte sulle montagne venete.
La posizione di Luca Zaia
Il presidente della Giunta Regionale Luca Zaia ha però nettamente rispedito al mittente la richiesta, pur essendo contrario al loro abbattimento. Gli orsi, secondo Zaia, vanno non abbattuti ma trasferiti, anche se non nel Veneto. Una decisione comunque dovrà essere presa in tempi rapidi, perchè oltre a Jj4 ci sono altri due orsi sotto osservazione. uno perchè il 5 marzo scorso ha aggredito un uomo in Val di Rabbi, e l’altro perchè ha avuto atteggiamenti confidenti con il centro abitato.
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