E’ stato il ponte della Festa della Liberazione più che della Repubblica. La voglia di rimanere rintanati in casa per paura del Covid, si è squagliata come neve sotto i raggi del sole uscito in questi giorni. Dall’entroterra veneto si sono spostati migliaia di turisti e pendolari a caccia soprattutto di un posto in riva al mare sulla costa veneziana: quasi tutti da Venezia, Mestre, Treviso, Padova hanno affrontato il caos sui treni, i traghetti e lungo le strade pur di raggiungere le spiagge. GUARDA ANCHE: Eraclea Mare: il ponte del 2 giugno in spiaggia
Assalto alle spiagge
A Jesolo soltanto dieci su trenta stabilimenti erano aperti e dunque il vero assalto non si è ancora visto. Si dovrà attendere il prossimo fine settimana anche per capire se i pendolari si spalmeranno in modo diverso lungo le località balneari, dato che l’obbligo della prenotazione dell’ombrelloni istituisce inevitabilmente il numero chiuso e dunque chi sceglieva Jesolo potrebbe. pur di non rinunciare al mare, scegliere altre località come Bibione che offre spazi più ampi.
C’è poi l’incognita dei flussi in arrivo dalle altre regioni dato che da oggi è scattata la libera circolazione in tutto il paese e la folla nelle stazioni induce a pensare che pochi rimarranno a casa tempo permettendo. GUARDA ANCHE: Trasporti, Zaia: “è urgente tornare alla normalità”