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Suicidio di Vittore Pecchini: giorni tristi per la scuola veneziana

Continua lo sconcerto nel mondo scolastico veneziano per lo morte del preside Vittore Pecchini, che si era dichiarato stanco dei problemi degli istituti Increduli i genitori che stavano discutendo con lui in questi mesi i problemi della scuola

Genitori e studenti del liceo Marco Polo di Venezia sconvolti per il suicidio del loro preside Vittore Pecchini di 57 anni. Soltanto una settimana fa qualcuno aveva raccolto il suo sfogo: sono stanco, arcistufo a scuola mi stanno attaccando tutti genitori e docenti.

Il suicidio

Difficile capire se davvero i tanti problemi che stanno dilaniando in questo momento l’istituto sia stata la sola causa della decisione del preside di togliersi la vita. Certo è una volta ingerita una dose massiccia di farmaci, l’uomo ha chiamato la compagna avvisandola che aveva deciso di togliersi la vita, forse una tacita richiesta di aiuto.

Quando gli operatori del 118 sono arrivati all’interno del suo camper parcheggiato all’angolo fra il lungomare D’Annunzio e e via Francesco Duodo a san Nicolò era troppo tardi.

Vittore Pecchini: preside di 4 istituti

Pecchini era dirigente da 4 anni del polo tecnico professionale della città: Gli Istituti Fermi, Corner, Cini e Venier e per questo la sua scomparsa ha colpito l’intero mondo scolastico. Laureato in filosofia a Bologna aveva diretto istituto italiani all’estero a Edimburgo, Scozia a Barcellona in Catalogna. Conosceva sei lingue, amava il mare ed era istruttore di vela e sub, membro dell’equipaggio della base nautica di Timor, nel Mar della Sonda. Una vita avventurosa finita con la scelta di Venezia dove nei i primi tempi ha vissuto in una barca a vela.

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