Summit Unesco: si discute su Venezia e Ticket d’Accesso

In queste ora la città di Venezia si trova al centro delle discussioni del Summit annuale dell'Unesco per decidere se dichiararla città in pericolo. Tra i vari temi si torna a discutere riguardo la questione Ticket d'Accesso, nucleo delle attuali polemiche

La discussione su Venezia da inserire tra i siti in pericolo è prevista domani, ossia venerdì e sabato a Riad durante il Summit annuale dell’Unesco. Nella capitale saudita c’è il direttore generale del Comune Morris Ceron per sostenere la città.

Venezia al Summit Unesco

Dichiarare Venezia in pericolo significherebbe bocciare l’operato dell’attuale maggioranza, oltre che quella di tutte le amministrazioni che si sono alternate in questi decenni. In luglio infatti da Parigi gli esperti dell’organizzazione avevano definito insufficienti le misure adottate per salvare Venezia.

La decisione invece non dovrebbe avere un grande impatto sull’immagine della città, nota e apprezzata in tutto il mondo indipendentemente dal riconoscimento dell’organizzazione internazionale, come ha sostenuto il filosofo nonché ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, in questi giorni.

Ticket d’accesso

Molte speranze su un verdetto positivo sono legate all’approvazione del ticket d’accesso di martedì, anche se il provvedimento è stato al centro di un infuocata seduta del consiglio comunale, di cui gli strascichi polemici continuano sui media a livello nazionale.

Il Sindaco Nesto sul Ticket

Molti gli interventi tra cui quello di Roberta Nesto sindaca del comune di Cavallino-Treporti che chiede un tavolo di confronto per valutare un provvedimento che coinvolge anche i turisti che scelgono le spiagge del suo comune.

Così si esprime il sindaco: “Ticket Venezia 2024, capiamo, comprendiamo e condividiamo l’esigenza di Venezia di gestire i flussi. Tutti i sindaci sanno infatti che i flussi devono essere gestiti. Vogliamo però, dopo questa prova sperimentale del 2024 e anche prima di essa, metterci a tavolino, verificare e concordare delle linee, perché i nostri residenti, i nostri turisti, ma anche tutti i veneti devono essere garantiti”

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