Superbonus
Superbonus, nei cantieri ancora aperti al 31-12-2023 non ci saranno proroghe e dunque brutta notizia per almeno 400 condomini nel Veneziano. Ha vinto il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che in queste ore ha attribuito alla norma, pensata dal Movimento 5 Stelle, effetti radioattivi. “È come una centrale nucleare” ha dichiarato “che non riusciamo a gestire”. Poco rincuora che ci sarà almeno una sanatoria per evitare di restituire il 110% per chi non termina i lavori. Dal 1 gennaio 2024 invece andrà come preannunciato. Chi ha ancora il palazzo circondato da impalcature e interventi da concludere scivolerà dal 110% al 70%.
C’è una novità per le famiglie meno abbienti
In un vertice a 4 tra Giorgetti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, colui che si era più esposto nel promettere la proroga, e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stato deciso di tendere una mano alle famiglie più bisognose. E dunque chi ha un ISEE fino a 15.000 euro potrà accedere ad un fondo per compensare la differenza tra il nuovo bonus del 70% e quello vecchio del 110%.
Soltanto però se avranno completato almeno il 60% dei lavori. Infine, nel gioco del dare e avere governativo, sono state inserite nuove strette sui crediti d’imposta. Lancia, l’associazione nazionale costruttori, si riserva di leggere il testo del nuovo provvedimento per capire le ricadute sui cantieri e sulle famiglie, sia dei proprietari che degli operai.
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