La laguna di Venezia è oggetto di contese
La laguna di Venezia è al centro di una contesa che coinvolge interessi economici e la salvaguardia dell’ambiente. Da quando nel 2021 il governo ha imposto lo stop al transito delle grandi navi per il canale della Giudecca, il dibattito è divampato.
Francesco Galietti, direttore di CLIA, l’associazione internazionale delle linee da crociera, ha lanciato un allarme riguardo al futuro delle crociere a Venezia. Senza infrastrutture adeguate e alternative all’attracco in laguna, si prevede una riduzione drastica del numero di navi che attraccheranno nella città lagunare. Le rotte attuali sono considerate poco agevoli, l’attracco è lontano e il trasbordo è gravoso per le compagnie. La mancanza di azioni concrete da parte del governo per implementare le infrastrutture promesse nel 2021 ha alimentato le preoccupazioni.
Ruggero Tallon racconta l’origine del decreto Draghi
Ruggero Tallon, membro del Comitato No Grandi Navi, denuncia una crescente speculazione economica e ambientale. Dopo l’incidente sulle banchine di San Basilio e la manifestazione di 10.000 persone nel 2020 contro le Grandi Navi, Draghi è stato costretto a firmare un decreto che vietasse il transito delle navi nel Canale della Giudecca e del bacino di San Marco. Viene così aperta la soluzione di portualità esterna alla laguna e si invita a trovare delle soluzioni provvisorie.
L’idea di portualità esterna alla laguna viene però contrastata dai privati, che vedono nell’attracco in città la soluzione più conveniente. I soggetti privati, come i dirigenti della MSC e la VTP richiedono una soluzione veloce e dentro la laguna.
Il Comitato No Grandi Navi per la tutela del futuro di Venezia
Il Comitato No Grandi Navi respinge categoricamente l’idea di sacrificare l’ambiente e il tessuto urbano di Venezia a favore degli interessi privati delle compagnie di crociera. Si propone un futuro sostenibile per la città, esortando il governo a trovare soluzioni concrete che preservino la laguna e garantiscano la continuità economica per la città.
L’obiettivo del Comitato è quindi quello di bloccare definitivamente l’ingresso delle Grandi Navi nella laguna. Secondo questo collettivo infatti, le perdite economiche subite dalle crociere non gravano particolarmente sulla città di Venezia, in quanto i veneziani non vivono basandosi sul lavoro per le grandi navi.
L’assemblea prevista per il 6 aprile in Sala San Leonardo alle 17:30 e le successive mobilitazioni, dal 14 al 20 aprile, rappresenteranno un’opportunità per la cittadinanza di esprimere la propria posizione e difendere il futuro di Venezia. La città, con le sue esigenze uniche, merita di essere protetta da decisioni che potrebbero comprometterne l’integrità e la sopravvivenza a lungo termine.
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