Nella prima diretta de “Il Fatto di Luigi Gandi” condotta da Luigi Gandi, gli ospiti si sono trovati a parlare della tassa d’accesso a Venezia, ricollegandosi anche alla problematica delle onde di turisti che si riversano su Venezia periodicamente.
Le parole di Adriano Battistuzzi sulla tassa d’accesso
“La realtà di questo genere dove paghi per entrare in un sito ne ho incontrate due in tutto il mondo, una a Barcellona che c’è un piccolo quartiere chiamato “El Pueblo Español” che però è un museo all’aperto e quindi circoscritto al cuore della città e un altro paesino vicino ad Amsterdam che si chiama Marken e lì proprio perchè sono piccolini ma sono dei musei all’aperto non sono delle città vivibili. In Spagna stanno già togliendo in tutti i caselli autostradali e quindi dei pedaggi rimangono solo due piccoli tratti. ”
Lo sfogo di Gandi sulle bollette
“Non tutti hanno avuto l’aumento delle bollette, anche lì un mistero. Slovenia, Croazia, Austria, Germania non hanno l’aumento di queste bollette carissime, non pagano i pedaggi sulle autostrade, solo da noi è carissimo tutto, non si può più vivere qua.”
“ciò nonostante il debito pubblico aumenta sempre di più” aggiunge Battistuzzi.
I cittadini contrari alla tassa d’ingresso a Venezia
La prima chiamata proviene dal comune di Martellago: “Naturalmente sono contrario alla tassa d’accesso, ho gli stessi diritti del sindaco di Venezia che anche lui vive nella terra ferma e quindi io penso che se effettivamente ci sono dei periodi di flusso molto elevato di gente e in quei casi lì bisognerebbe probabilmente spostare tutte le programmazioni e tutti gli eventi che fanno a Venezia e non associarli insieme in giorni ristretti bensì in periodi un po’ più morti tipo l’inverno.”
Mentre la seconda telefonata la effettua Mirco, proveniente da Mirano” Io volevo condividere con voi il mio pensiero su questo argomento. Premetto che non sono d’accordo principalmente per due ragione: prima di tutto è che si parla di diritti però diciamo che nella costituzione c’è il diritto di libera circolazione.
Poi secondo me è discriminatorio perchè una persona che magari può permettersi di spendere i 10 euro ci va mentre una persona che invece ha un reddito un po’ basso non può permettersi l’accesso a Venezia e dunque si preclude un suo diritto.
Ricordo che proprio ieri Save the Children ha detto che l’Italia è il quinto paese in cui i bambini minorenni sono a rischio povertà, prima c’è Romania, Spagna, Bulgaria e Grecia, dunque secondo me queste due cose sono molto pesanti e sono contrario a questa tassa in più.”
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