La risposta degli albergatori di Venezia alla tassa d’imbarco
Claudio Scarpa, direttore dell’associazione veneziana albergatori Ava: “La Ryanair è sempre stata rigida e ha preso delle posizioni molto forti. D’altro canto una low cost non può che essere sensibile ad eventuali tassazioni. Noi, come albergatori, siamo sempre contrari alle tassazioni sul turismo, siamo contrari anche alla tassa di soggiorno.”
“Però, dall’altro lato, capiamo le necessità economiche dei Comuni che sono stati abbandonati. C’è chi si arrangia con l’autovelox e c’è chi invece deve mettere tasse di soggiorno e tasse d’imbarco. Però questa nostra contrarietà si ferma qui comprendendo le necessità del Comune di Venezia. Dall’altro lato, non penso non ci siano timori riguardo al fatto che non vi saranno diminuzioni di flussi derivanti da questo.”
L’aeroporto di Venezia e la querelle con Ryanair
“Chi vola, vola a Treviso, magari viene poi a Venezia e dorme a Venezia. È Venezia il grande attrattore del turismo internazionale. Per cui, che la Ryanair voli a Treviso, a Trieste o a Verona cambia pochissimo. Poi, alla fine, il turista giungerà a Venezia.”
“Per cui, io mi auguro che Ryanair non abbia questa posizione così rigida e riveda questa posizione che è volta a diminuire i flussi di traffico su Venezia, che riesca ad assorbire in qualche maniera questa piccola tassa d’imbarco, parliamo di €2,50 a persona e dall’altro lato continui la collaborazione con un aeroporto che è gestito splendidamente da Enrico Marchi. Io trovo che l’aeroporto di Venezia sia veramente uno dei migliori, è uno dei meglio gestiti del mondo. E speriamo che quindi questa querelle termini.
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