Secondo un sondaggio di Booking.com, ormai è impossibile vivere senza l’amata tecnologia, che sta davvero cambiando le abitudini delle prime ore di vacanza.
Booking.com ha realizzato una imponente ricerca a livello internazionale, contattando 18mila persone in oltre 25 Paesi del mondo, per capire come ci si sente nelle prime 24 ore di vacanza, quelle da cui – per la metà degli intervistati – dipende l’andamento del resto del soggiorno, del resto il proverbio dice: chi ben incomincia… L’indagine evidenza che nel primo giorno di ferie, dopo le prime tradizionali e inevitabili incombenze, come disfare le valigie o scoprire la struttura in cui si alloggia, esplodono le attività legate alla tecnologia.
Ad esempio, si pensa subito alle foto da pubblicare sui vari social network (lo fa il 27% del campione, con picchi fino al 37% nella fascia 18-34 anni), si consultano le recensioni dei ristoranti della zona su app come TripAdvisor (25%), poi si cerca di conoscere gente e fare amicizia (24%), si ascolta la playlist creata apposta per le vacanze (13%), mentre quel 10% che non stacca mai controlla le e-mail di lavoro.
Fondamentali, dunque, le caratteristiche tecnologiche della struttura scelta per il proprio soggiorno: il primo giorno, ma spesso già al check-in o in fase di prenotazione, i viaggiatori badano nel 32% dei casi – una percentuale di poco inferiore alle informazioni che si chiedono su colazione, materasso o vista – alla disponibilità di una connessione Wi-Fi potente: uno dei principali timori per i turisti, nella misura del 40%, è infatti quella di non poter essere online. E bisogna dire che nel 73% dei casi la connessione è riuscita senza particolari problemi.
Infine, dallo studio di Booking.com emerge la mancanza di emoji in grado di rappresentare lo stato di gioia delle prime 24 ore di viaggio: secondo la community, servirebbe qualcuno che guarda una mappa, o vestito da turista oppure ancora uno che si scatta un selfie, anche se quest’ultima sembra sia in arrivo.