L’allarme di #ForzaNuova per l’incolumità delle donne mestrine è caduto nel vuoto. Dopo lo stupro del 22 gennaio scorso, avvenuto nel primo pomeriggio fuori dal sottopassaggio che collega la stazione di Mestre a Marghera, e non ancora denunciato dalla vittima per il linciaggio mediatico subito e il silenzio sostanzialmente imposto dalle autorità, questa notte, una 26enne che rincasava dopo il lavoro, ha subito una aggressione sessuale da parte di un bengalese. La Mestre Alfaniana e Renziana, quella dove gli immigrati non sono mai abbastanza, la Mestre di Cuttaia a Sanna continua ad essere off-limits per le donne, sia di giorno che di notte; siamo oramai alla fase di “abitudine” di “normalità” di supina accettazione. Una normalità imposta che Forza Nuova non accetta e contro la quale lotta giorno dopo giorno con le sue passeggiate per la sicurezza e con un opposizione politica durissima contro questo governo “nemico pubblico numero uno” in combutta con la sinistra cattocomunista e l’estremismo violento e becero dei centri sociali.