Un altro tema legato al problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, che è il fenomeno del caporalato, cioè ci sono degli intermediari che si interpongono tra alcuni lavoratori ed alcune imprese che accettano questo modello di assunzione. Una volta c’era nell’agricoltura, questo fenomeno dei caporali che portano a lavorare le persone. Ma adesso si sta espandendo anche nel settore dei servizi e industriale. Verso questo tipo di attività illecita come reagiscono i sindacati? Ce ne parla Tiziana Basso, segretaria CGIL Veneto.
Tiziana Basso, segretaria CGIL Regione Veneto
“L’illegalità è sempre sinonimo di insicurezza. Quando c’è lavoro nero e lavoro grigio c’è sempre insicurezza. Il fenomeno del caporalato è presente anche nella nostra regione. E’ presente in agricoltura, molto spesso sono i miei colleghi della categoria agricoltura che denunciano. Ma abbiamo visto, con alcuni fenomeni nella logistica. Noi abbiamo sottoscritto, in base alla normativa anti-caporalato un protocollo con la Regione Veneto. Anche qui c’è bisogno di uno scatto degli organismi ispettivi e della Regione, perchè quel protocollo che abbiamo sottoscritto abbia maggiore efficacia. Così come abbiamo sottoscritto un protocollo sulla logistica”.
“Serve però la collaborazione di tutti. Noi abbiamo bisogno che le organizzazioni datoriali ammettano che c’è il fenomeno e assieme agiamo per bloccarlo. Io sono dispiaciuta che non tutti abbiano firmato il protocollo sulla logistica perchè penso che delle azioni comuni siano importanti. Quando c’è un’azienda che attiva questo tipo di meccanismi c’è dumping contrattuale e un’azione illegale. Le aziende sane devono mettersi insieme perchè altrimenti hanno anche una concorrenza sleale”.
“Questo è un punto su sui credo dovremmo continuare a lavorare con le associazioni datoriali per migliorare. Il primo problema oltre a illegalità, mancanza di versamento di contributi, tassazione e giusto salario, è quello della sicurezza di queste persone”.