Tiziano Barone: politiche attive e servizi al lavoro

Come le politiche attive e servizi al lavoro supportano la mobilità lavorativa

Tiziano Barone: “Non c’è più il posto di lavoro, ma c’è il lavoro. Di conseguenza, è fondamentale in che modo un lavoratore naviga all’interno del mercato del lavoro. Quindi, essendo occupato o disoccupato, importante è in che modo si approccia, in che modo conosce. Soprattutto, in che modo si fa aiutare per cambiare lavoro durante il periodo attivo. Cambiare lavoro non è più un fenomeno straordinario, è un fenomeno ordinario. Può essere dovuto a fattori esterni, come è stato il Covid, oppure semplicemente per seguire le opportunità”.

Il conduttore Alfredo Aiello evidenza la necessità, in questa condizione di mobilità lavorativa, di una struttura che faccia formazione. Importanza delle politiche attive e servizi al lavoro.

Tiziano Barone, Direttore Veneto Lavoro

“Devo dire che su questo, rispetto a dieci anni fa, oggi esiste un sistema di servizi al lavoro fatto da una infrastruttura pubblica legata centri per l’impiego che, dal 2019, sono di competenza di Veneto Lavoro. Siamo noi, come ente, a gestire i quaranta centri per l’impiego del Veneto e le 600 persone che operano regolarmente nei servizi. Questa struttura territoriale che si sta allargando, per esempio, con nuovi uffici, recapiti, settimanali nei vari comuni, in modo da poter raggiungere tutte le persone che hanno disponibilità e necessità”.

“Affianco a ciò ci sono i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro e le politiche attive, che sono riconosciuti dalla regione Veneto e quindi sono verificati nella loro capacità di fornire servizi. Quindi chi ha a disposizione opportunità o offerte di politica attiva, come tirocini, formazione e servizi di accompagnamento al lavoro, mette in campo gratuitamente le loro risorse per portare al lavoro le persone.

Tiziano Barone: “In questo momento in Veneto abbiamo circa 140mila disoccupati, di questi il 50% si ricolloca nell’arco di 12 mesi. Per chi non si ricolloca, c’è la disponibilità delle politiche attive e, al momento, circa 40mila persone ogni anno partecipano a delle politiche attive. L’obiettivo con il PNRR è di garantire a tutti coloro che non stanno lavorando e non stanno facendo una politica attiva un’opportunità di riqualificazione più o meno approfondita”.

“In questo momento, come sistema di Centri per l’Impiego, raccogliamo ogni mese tra i 5 e i 6mila posti di lavoro che rendiamo disponibili ai nostri disoccupati. Quando il disoccupato arriva nei nostri centri per l’impiego, la prima offerta che facciamo è la candidatura alle offerte di lavoro. Successivamente, passiamo alle politiche attive. Che sono: esperienza di tirocinio, attività formativa più o meno approfondita e aiuto alla riqualificazione.

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