Gli impianti sportivi di Venezia sotto la media europea
Gli impianti sportivi del Comune di Venezia sono al di sotto della media europea (-22%), registrando quindi una carenza di strutture nella città. Mancano sia palestre per attività non agonistiche che per l’alto livello. Inoltre, più del 40% degli impianti disponibili sono stati costruiti prima degli anni ’80, comportando di conseguenza grossi costi di manutenzione e di consumi energetici.
Una rete capillare di interventi infrastrutturali
Quindi, data la carenza cronica di impianti sportivi, Tomaello riconosce la necessità di investimenti significativi. Il Bosco dello Sport, con i suoi 300 milioni di euro di finanziamento, si prefigura come una risorsa fondamentale, non solo per ospitare eventi di alto livello, ma anche per accogliere tutti coloro che desiderano avvicinarsi allo sport, contribuendo così a una maggiore coesione sociale.
Tuttavia, il panorama degli interventi non si limita al Bosco. Progetti come la riqualificazione di Via Triste a Marghera, che ospiterà una pista da skateboard, evidenziano l’impegno diffuso sul territorio comunale. Inoltre, la ristrutturazione e riqualificazione di impianti esistenti come lo Stadio Penzo e il Baracca di Mestre, testimonia l’attenzione alla valorizzazione delle strutture preesistenti, garantendo a tutti la possibilità di praticare sport a pochi passi da casa.
Il 2024 si profila come un anno cruciale per il progresso infrastrutturale. Oltre al Bosco dello Sport, che comprende un Palazzetto Arena da 10 mila posti e uno stadio da 16 mila posti, è prevista la costruzione di un nuovo Palazzetto da 1000 persone sopra l’ex campo Sinti, in via Vallenari, un’ulteriore dimostrazione dell’impegno per rendere lo sport accessibile a tutti i cittadini. Secondo i progetti, questi progetti si concluderanno nel 2026-2027.
Le sfide al progresso infrastrutturale
Tuttavia, non mancano le sfide. Ritardi e complicazioni nell’avvio dei lavori evidenziano la complessità di tali progetti. Inoltre, il contesto politico, con le discussioni sull’eventualità di un terzo mandato per Zaia e una riforma degli enti locali, aggiunge ulteriori incertezze al quadro complessivo.
Nonostante le sfide, l’impegno e la determinazione di Andrea Tomaello e della sua squadra appaiono evidenti nel plasmare un futuro più luminoso per lo sport a Venezia, unendo investimenti mirati, riqualificazioni e progetti innovativi per garantire a tutti i cittadini la possibilità di godere dei benefici dell’attività fisica e del benessere mentale e sociale che essa porta con sé.
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