Le ricerche mostrano l’impatto del COVID-19 sulla salute mentale dei ragazzi
I risultati del 2022 hanno evidenziato un impatto significativo del COVID-19 sulla salute mentale dei giovani adulti. I diciottenni che hanno iniziato l’università nel 2020 hanno subito i danni dell’esperienza pandemica durante gli anni delle superiori, come confermato dai dati raccolti.
Le ricerche nazionali e internazionali hanno confermato un’accesa vulnerabilità tra i giovani, con un aumento sia dei disturbi mentali preesistenti che di nuovi disturbi. Le ragazze sembrano più propense a cercare consulenza psicologica rispetto ai ragazzi, probabilmente a causa di una maggiore apertura culturale nel discutere il proprio disagio.
Una diversa modalità di manifestazione tra maschi e femmine
Un elemento rilevante è la trasformazione del disagio in modalità di manifestazione: mentre nelle donne si riscontra spesso attraverso ansia, depressione e disturbi alimentari, negli uomini emerge più frequentemente attraverso comportamenti conflittuali con l’ambiente circostante.
Un cambiamento significativo è stato notato nei modelli relazionali dei giovani, con un aumento delle difficoltà tra pari anziché con i genitori. Il bisogno di conformarsi a un ideale performativo di perfezione ha contribuito a generare un senso di inadeguatezza e giudizio tra i giovani.
La fascia 20-35 anni possiede una salute mentale più instabile
Inoltre, la fase della vita compresa tra i 20 e i 35 anni è emersa come particolarmente critica, caratterizzata da una maggiore depressione e una minore salute mentale rispetto alla fascia successiva. La mancanza di prospettive occupazionali stabili ha reso questa fase di transizione ancora più difficile.
Nonostante gli sforzi nella prevenzione e nell’offerta di servizi psicoterapeutici gratuiti, la domanda di supporto psicologico è in costante aumento. Le istituzioni universitarie stanno cercando di rispondere a questa crescente richiesta, ma i servizi rimangono limitati.
In conclusione, la collaborazione tra istituzioni educative, sanità pubblica e rappresentanti degli studenti è essenziale per affrontare efficacemente il problema del disagio mentale tra i giovani universitari e garantire loro un adeguato supporto durante questa fase critica di crescita.