Traffico estivo in autostrada: il bilancio di CAV

Va in archivio l’estate astronomica ed è tempo di bilanci per uno degli esodi di vacanzieri più anomali di sempre.

Va in archivio l’estate astronomica ed è tempo di bilanci per uno degli esodi di vacanzieri più anomali di sempre. A inizio stagione Concessioni Autostradali Venete aveva ipotizzato flussi imprevedibili sulla rete autostradale in gestione e così effettivamente è stato: traffico in ripresa costante dopo il crollo di primavera a causa del lockdown, ma nessuna criticità durante i fine settimana cosiddetti da “bollino rosso”, segno che in molti hanno scelto (o sono stati costretti a farlo) modalità di vacanze differenti.

Traffico

I dati rilevati dalla società durante l’emergenza Covid hanno permesso di creare un osservatorio sul traffico che si è rivelato utile non solo a una miglior gestione della rete in questa fase, ma anche all’interpretazione dei comportamenti dei viaggiatori in rapporto alle varie fasi dell’emergenza, dati che Concessioni Autostradali Venete ha messo a disposizione delle autorità per le specifiche valutazioni del caso e dei provvedimenti da adottare.

Lo stop

Il 2020 è iniziato in maniera alquanto promettente, con flussi superiori a quelli del 2019 nell’ordine del 5-10% (v. Grafico 1). A febbraio, lo scoppio dell’emergenza Covid ha rimescolato le carte in tavola: l’ultima settimana del mese si è infatti materializzato “l’incrocio” tra le due curve che non è ancora stato del tutto recuperato. A inizio aprile la situazione peggiore, con un crollo del traffico arrivato a toccare quota -74% rispetto all’anno precedente. La ripresa, timida ma graduale, è iniziata a maggio, con le prime riaperture dopo il lockdown, proseguendo in lenta risalita fino all’estate inoltrata.

La ripartenza

L’estate appena conclusa ha visto le due linee (2019 e 2020) proseguire l’avvicinamento, arrivando quasi a toccarsi la prima settimana di agosto (v. Grafico 2), quando le partenze dei vacanzieri hanno permesso di intravvedere livelli tradizionali di traffico per il periodo. Il dato migliore del raffronto tra 2020 e 2019 si è avuto proprio la settimana di Ferragosto, con la differenza che ha toccato quota -2,97%, la più bassa dall’inizio dell’emergenza, salvo poi aumentare di nuovo e mantenersi su livelli costanti e ancora attuali, nell’ordine del -5%.

Esodo anomalo

Nello specifico, mettendo l’esodo estivo sotto la lente d’ingrandimento, si nota come gli spostamenti nei weekend (v. Grafico 3) siano sempre stati sottostimanti rispetto all’estate 2019: iniziato a giugno con un andamento costante nell’ordine del 13-14% in meno rispetto allo scorso anno, il traffico dei fine settimana si è poi discostato dagli andamenti tradizionali, mantenendosi ai livelli raggiunti tra la metà di luglio e l’inizio di agosto, per calare poi vistosamente dopo Ferragosto e infine risalire nella seconda metà del mese. Un andamento incostante, altalenante, imprevedibile appunto. Con settembre i valori sono tornati nei ranghi, riprendendo il normale divario, ormai consolidato, di questo anomalo 2020.

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