Un grave incidente stradale ha spezzato la vita di Amar Kudin, 32 anni, agente della Polizia di Stato e rugbista delle Fiamme Oro.
Un tragico incidente
Nato in Croazia ma cresciuto nella Marca Trevigiana, Kudin era molto conosciuto per il suo percorso sportivo e umano. Il tragico schianto è avvenuto alle 5 del mattino in via Monte Mario, a Roma, dove due volanti della polizia si sono scontrate frontalmente.
Amar si trovava a bordo di uno dei mezzi, mentre l’altro trasportava un fermato. Nell’incidente sono rimasti feriti altri due agenti.
La vita di Amar Kudin
Amar aveva trovato nel rugby una seconda famiglia. Cresciuto tra le fila del Benetton Treviso, aveva giocato per il Paese, il Mogliano e il San Donà di Piave prima di approdare nelle Fiamme Oro Rugby. Con il club delle forze dell’ordine aveva militato in Top12, massimo campionato italiano di rugby, distinguendosi per la sua dedizione e passione.
La scorsa estate aveva compiuto un ulteriore passo nel suo percorso professionale, entrando in Polizia e trasferendosi a Roma per il servizio presso il distretto di Primavalle.
Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i colleghi, insieme al capo della Polizia Vittorio Pisani, che ha voluto manifestare la propria vicinanza al personale coinvolto.
Cordoglio e vicinanza
“Provo un dolore sincero per questa tragedia – ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – e porgo le mie condoglianze alla famiglia della vittima, augurando pronta guarigione ai feriti”. Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso il suo cordoglio attraverso i social.
Resta ancora da chiarire la dinamica dello schianto, ma la perdita di Amar Kudin lascia un vuoto incolmabile nella comunità rugbistica e tra i suoi colleghi. Per molti, era non solo un atleta e un professionista esemplare, ma anche un uomo dal cuore grande, capace di creare legami profondi dentro e fuori dal campo.
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