A poche settimane dalla fine di dicembre, è già evidente come il 2019 sia stato l’anno del cosiddetto “tranello del catalogo”. A dirlo in modo lampante sono i numeri dei casi seguiti dall’ufficio legale dell’Adico. Nel 2018 l’associazione ha assistito in media di 1 socio ogni otto giorni (contando anche sabato e domenica) per un totale di 43 interventi.
Tranello del catalogo: il bilancio delle vittime
Quest’anno siamo già a un caso ogni 3 giorni per un totale di 116 soci. In pratica, si registra un aumento che sfiora il 170%, un vero e proprio record che dimostra come questo raggiro sia ormai radicato in ogni parte d’Italia. Grazie ad Adico, però, il 98% dei “contratti” è stato annullato mentre nel restante 2% la pratica è ancora aperta perché il cliente ha già aperto la merce e quindi la situazione si complica.
Il recesso: la parola a Carlo Garofolini
“Ci chiamano persone da ogni parte del Paese – ricorda Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – Da tutto il Veneto, Venezia soprattutto, poi Bergamo, Milano, Brescia, Perugia, Torino, Trento, Firenze, Bolzano, Bologna, Reggio Emilia e chi più ne ha più ne metta. Ormai non sono più solo le persone anziane a cadere nel tranello, ma anche di mezza età, se non giovani. Noi contestiamo il fatto che le persone siano portate a firmare il contratto convinte che si tratti di un depliant o di un catalogo non impegnativo a livello economico. Invece, alla fine, si ritrovano con un accordo di compravendita da alcune migliaia di euro per prodotti e merci che possono valere un quarto di quanto richiesto dal venditore porta a porta”.
Adico ricorda a quanti hanno inconsapevolmente firmato il contratto-catalogo e non possono chiedere il recesso perché si è andati oltre i 14 giorni concessi dalla legge per richiederlo, di contattarci allo 041-5349637 (siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19).