SOS trasporti pubblici. La regione Veneto ha deciso di anticipare 74 milioni di euro che avrebbero dovuto arrivare dal Governo alle aziende di trasporto pubblico locale per sostenere il servizio di mobilità che richiede maggiori risorse, più corse e più tratte, nel momento in cui è ripresa la scuola in presenza e le attività lavorative dopo la pausa estiva.
La regione supplisce, dunque, a una mancanza di liquidità del Fondo Nazionale Trasporti, mostrando quanto sia grave in un momento in cui servirebbero, oltre agli stanziamenti ordinari, anche quelli straordinari a copertura dell’aumento dei prezzi del combustibile.
Trasporti alternativi: l’indagine di Radio Taxi Veneto per la CGIA di Mestre
Oltre i fondi, però, questo potrebbe essere il momento di ridurre i viaggi a vuoto e gli sprechi. In questo scenario si inserisce una ricerca commissionata dalla cooperativa Radio Taxi del Veneto regionale alla CGIA di Mestre. Dall’indagine è emerso che il servizio è gradito al pubblico. In alcuni casi ha sostituito bus e vaporetti, date le difficoltà di ACTV di mantenere il numero di corse che prima del 2019 era finanziato dagli introiti del turismo.
Le parole di Daniele Nicolai, rappresentante dell’Ufficio Studi della CGIA
“Ed è proprio attraverso un’indagine condotta dalla CGIA di Mestre per conto di Radio Taxi Veneto che emergono dei segnali molto indicativi e significativi per quanto riguarda il gradimento dell’utenza per il servizio taxi in Veneto. E’ elevatissimo: pensate che la totalità dei taxi è in orario, si trova comodamente nella piazzola o rispondendo alla chiamata al telefono esattamente fornisce il servizio taxi in orario. Ottiene punteggi elevatissimi riguardo alla pulizia, il comfort del mezzo e soprattutto alla professionalità dell’autista che raggiunge 9.3 punti sui 10 disponibili.
L’utenza ha anche ritenuto il prezzo adeguato e solo il 5% dei casi lo ritiene esorbitante. Quindi da questo punto di vista sia i punteggi che questo buon rapporto qualità-prezzo si trasferiscono in un giudizio, ma soprattutto una raccomandazione totale da parte all’utilizzo del servizio taxi in Veneto” queste le parole di Daniele Nicolai, rappresentante dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre.
Trasporti in crisi: i taxi potrebbero sostituire i mezzi pubblici in alcune fasce orarie
Forte di questo sondaggio il mondo dei taxisti, che in questo momento sta soffrendo come tutti i settori gli aumenti del carburante. Si offre come servizio integrato con il pubblico, per sostituirei mezzi pubblici in alcune tratte e fasce orarie. Dove magari circolano bus e motoscafi vuoti. Chiedendo in cambio l’abbattimento delle accise sul carburante.
Daniele Nicolai, Ufficio Studi Cgia di Mestre
“Sappiamo che la categoria ha subito degli enormi danni in questi 2 anni di pandemia. C’è anche un 2022 che non sta andando bene come previsto. Proprio per il calo della domanda di turismo internazionale. E’ quindi chiaro che contributi pubblici e nuovi contributi pubblici, possono essere una strada per ridurre i costi di esercizio dei taxi. Anche su questo punto la stessa clientela ed utenza è d’accordo nel concordare una sorta di contributo all’attività taxi. Per ridurre i costi di esercizio e calmierare l’effetto di una crescita eventuale delle tariffe”.
In queste settimane, la commissione trasporti del comune di Venezia, sta lavorando per riorganizzare la mobilità, e ridurre il moto ondoso. Alla seduta del di martedì scorso Alessandro Nordio, Rappresentante Nazionale di Confartigianato Taxi, ha proposto l’eliminazione dei viaggi a vuoto. Della navetta che collega Venezia con l’aeroporto. Facendo subentrare motoscafi a pieno carico, ossia con 10 passeggeri anziché 2, con l’aiuto delle piattaforme della tecnologia. In un’ottica di servizio pubblico con barche più cariche e tariffe più basse. La speranza è che arrivi anche il supporto legislativo.
Alessandro Nordio, Rappresentante Nazionale di Confartigianato Taxi
“Eventuali modifiche legislative o normative devono tener conto del servizio pubblico e dell’utente in primis. Per dare garanzie costituzionali al sistema del trasporto pubblico locale”.