Il documentario “Three identical strangers”, appena uscito nelle sale nordamericane, ci racconta l’incredibile vicenda di tre gemelli separati alla nascita.
Tre gemelli, separati alla nascita per un esperimento sociologico, sono i protagonisti di “Three identical strangers”, (TRAILER) documentario di Tim Wardle, da qualche giorno nei cinema del Nord America. L’incredibile storia inizia nel 1980, al Sullivan County Community College di New York, quando il giovane Robert Shafran apprende dal compagno di stanza Michael, che tutti lo chiamano Eddy per la totale somiglianza dei suoi tratti somatici con quelli di Eddy Galland, uno studente iscritto al college fino all’anno prima.
Appreso che Eddy, affidato ad una famiglia adottiva, è nato il suo stesso giorno – il 12 luglio 1961 – a Long Island, Robert decide di incontrarlo e insieme scoprono di essere gemelli oltre che di essere stati oggetto di uno studio scientifico. Il caso, seguito dai giornali locali, diventa popolare e una donna del Queens, madre adottiva del terzo gemello, David Kellman, legge l’articolo che parla dei ragazzi e nota una certa somiglianza dei due con suo figlio.
Così i tre si riuniscono e, grazie all’attività del giornalista del New Yorker Lawrence Wright, ricostruiscono la loro incredibile storia: nati in un parto quadrigemellare e subito separati nell’ambito di uno studio – condotto dagli psichiatri Peter Neubauer e Viola Bernard su dozzine di ragazzi, con continui test sulle loro vite – volto a comprendere l’influenza del contesto sociale sulla personalità umana, una volta esclusa la variabile genetica.
La scoperta di aver vissuto un’esistenza “programmata” e vigilata dall’esterno, ha provocato, conseguenze drammatiche sul loro equilibrio interiore: Eddy, già malato di depressione, si è tolto la vita nel 1995. Per questo è stata fatta causa all’agenzia di adozione, che ha negato di essere stata complice dello studio, mentre lo psichiatra Neubauer ha giustificato la validità del lavoro fino alla morte, nel 2008.