Treviso, tre imprenditori agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta
La Guardia di Finanza di Treviso ha smascherato un collaudato sodalizio criminale, composto da tre imprenditori della Marca, finiti agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta.
L’indagine è stata avviata dal Nucleo di Polizia Tributaria all’inizio di quest’anno a seguito del fallimento di una nota azienda con sede a Monastier di Treviso, operante nel settore della vendita al dettaglio di abbigliamento di marchi prestigiosi.
I Finanzieri trevigiani hanno accertato che i tre bancarottieri hanno distratto il magazzino societario, tenuto una contabilità completamente inattendibile in danno del ceto creditorio, esposto per oltre 11 milioni di euro, e non hanno adempiuto il prescritto obbligo del deposito dei bilanci e della presentazione delle dichiarazioni dei redditi a partire dal 2009.
I meticolosi accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza hanno disvelato una serie di altri comportamenti fraudolenti degli ultimi due amministratori della fallita. Questi ultimi, cui erano già stati notificati dal Fisco avvisi di accertamento per oltre 3 milioni di euro, dinanzi ad una irreversibile crisi finanziaria, anziché richiedere il fallimento della società hanno trasferito tutti i dipendenti ed il magazzino (del valore di oltre 1 milione di euro), senza corrispettivo, in favore di una newco appena costituita e riconducibile a loro stessi.
L’azienda fallita veniva infine ceduta ad un soggetto, il terzo arrestato, già detenuto presso il carcere di Voghera e persona nota in ambito nazionale per essere stata implicata in crack di società calcistiche ed altre vicende di bancarotta.
L’azione tempestiva delle Fiamme Gialle di Treviso ha consentito di porre fine alle condotte delittuose dei tre bancarottieri, a riprova della costante azione di tutela e salvaguardia del tessuto economico sano della Marca.
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