Trifoglio Rosa Mestre: pagaiare per rinascere dopo il cancro

Trifoglio Rosa Mestre: l'attività sportiva del Dragonboat per la lotta contro il cancro al seno. L'incontro con Ivonne Chiarin e Sabrina Bacchin

Oggi abbiamo avuto il piacere di incontrare alcuni componenti della squadra del Trifoglio Rosa Mestre, Ivonne Chiarin, capitano della squadra, Sabrina Bacchin, componente della squadra. Donne che hanno affrontato e vinto la battaglia contro il tumore al seno, e che adesso praticano il Dragonboat.

il movimento rosa contro il cancro al seno

La squadra del Trifoglio Rosa di Mestre è nata nel 2012 a San Giuliano come branca dell’Associazione canottieri di Mestre. Fa però parte di un movimento internazionale: “Abreast In A Boat” (In barca fianco a fianco), nato in Canada nel 1996 con il Dr. Don McKenzie, specializzato in medicina sportiva all’Università della British Columbia. Il dottor McKenzie decise di andare contro le teorie in uso secondo cui, dopo il trattamento chirurgico del tumore al seno, la parte superiore del busto doveva essere tenuta a riposo. Praticare il Dragon Boat, disciplina sportiva a pagaia, che mette in allenamento la parte superiore del corpo poteva aiutare contro l’insorgere del linfoedema.

Nel Nord Italia ci sono moltissime associazioni che sono nate negli ultimi 10 anni, sulla scia di formazioni gemelle nel resto del mondo, come in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti. In Italia le prime associazioni sono nate a Firenze e a Roma, per poi diffondersi in tutta Italia, tanto che adesso se ne contano 30 sul territorio.
L’associazione italiana del Dragon boat inoltre sta cercando con incontri e convegni di promuovere l’attività sportiva anche nelle regioni più a Sud dell’Italia, dove il movimento non ha ancora preso piede.

Le protagoniste del Trifoglio Rosa

Nonostante la disabilità la capitana del Trifoglio precisa a sottolineare che tale circostanza non impedisce di avere una vita normale e soprattutto di praticare sport. Anzi l’attività sportiva, come il Dragon Boat, aiuta non solo a mantenersi in salute ed aiutare la muscolatura superiore, ma è anche un modo per stare insieme a donne con esperienze simili, e far ritornare la voglia di vivere.
Sabrina Bacchin, sottolinea come le donne che fanno parte del trifoglio, di età compresa tra i 40 e 70 anni, sono accomunate dalla volontà di ritrovarsi e uscire dalla solitudine che molto spesso affligge le donne dopo l’operazione. Un modo per vivere e condividere le proprie esperienze.

Prossimo appuntamento

Prossimo grande torneo si terrà a Formia (Latina), durante “La regata delle sirene”, dove la squadra del Trifoglio affronterà la prima gara in mare. Oltre alla gara ci saranno anche convegni medici, e incontri con altre donne colpite dal cancro al seno, un modo per sensibilizzare le persone alla malattia.

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