Trivellazioni: Scelta Civica prende chiaramente la posizione del No per il referendum del 17 aprile.
Ancora sul Referendum sulle trivellazioni del 17 aprile, si esprime il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Zanetti.
Per quanto riguarda Scelta Civica, afferma Zanetti, il referendum del 17 aprile è inutile. Secondo il Viceministro infatti, il referendum porta solo a pregiudizi di natura ideologica in un ambito importante.
Le concessioni in ballo nel referendum, continua Zanetti, sono controllatissime e non si parla affatto di aprirne di nuove. Ci sono molti fattori da considerare oltre quello ambientale, dice il Viceministro, come quello dei posti di lavoro che si perderebbero. Inoltre si deve vedere la questione in ambito internazionale: quando l’Italia ha votato contro il nucleare, ricorda, non ha evitato il pericolo costituito dagli stabilimenti, che sono molto vicini a noi al confine francese, ma solo gli eventuali vantaggi che avrebbe portato. Rimane in dubbio però come il nucleare sarebbe stato gestito in Italia, mentre Zanetti ribadisce che per le trivelle è tutto sotto controllo.
L’ambito in ogni caso deve essere affrontato con l’informazione: non informarsi solamente attraverso la visione del Si o del No, ma usare entrambe per avere una visione più completa e votare consapevolmente.
Le speranze del Si sono che evitare la concessione fino ad esaurimento del giacimento possa portare vantaggi all’ambiente e, negli anni, al riassorbimento di chi lavorava alle piattaforme- che non chiuderebbero in massa all’improvviso, ma gradatamente nel tempo- nello sviluppo delle energie rinnovabili.
Le paure del No sono che il riassorbimento non sia facile e che possa portare problemi a livello economico, e soprattutto che a livello internazionale stati con posizioni diverse potrebbero approfittare della decisione italiana.