La Procura vuole capire come è accaduto lo schianto in cui sono morti Giulia, Chiara e Matteo. L’ennesima strage di ventenni non sta passando sotto silenzio e sull’aumento di incidenti stradali non si interrogano soltanto nel Veneto orientale, che in questi ultimi tre giorni ha dato un tributo di sangue spaventoso. A Jesolo, da inizio anno, sono stati registrati 13 morti.
I commenti
“Dobbiamo riflettere” – dichiara il Vescovo di Treviso. “Stabilire cosa è accaduto a pochi passi dall’outlet di Noventa domenica notte aiuterà certo a fare prevenzione, ma non a capire perché sono aumentati i morti sulle strade nel 2019 rispetto al 2018”. 68 lo scorso anno, mancano ancora due settimane alla fine dell’anno e sono già 69 i morti. Un dato che sorprende il comandante della polizia stradale del veneto Cinzia Ricciardi “perché – ha spiegato – i controlli sono aumentati e si trovano sempre meno persone alla guida dell’auto in stato di ebbrezza, circa il 10 % rispetto al 50 % di dieci anni fa”.
La campagna choc
Ma gli incidenti continuano. Dal 1991 al 2018 sulle strade del Veneto sono morte 15.880 persone e altre 649.725 sono rimaste ferite. È come se, nell’arco di tre decenni, fosse stato annientato un intero paese come Noale. “Nel 2020 aumenteranno i controlli per accertare l’assunzione di droghe”, ha annunciato Luca Zaia, che incoraggia il territorio a fare campagne choc. “Metterei al centro di ogni rotatoria le auto sfasciate come monito. Vent’anni fa – ha dichiarato il governatore – abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione che ha ridotto i morti a 50. I diciottenni di allora hanno 40 anni, ora bisogna ricominciare con gli adolescenti di oggi”.