Sostenibilità e accessibilità del turismo in Veneto
La scoperta, avvenuta nel corso della borsa internazionale dei siti patrimonio mondiale, tenuta al Castello di Castelbrando della regione Veneto lo scorso anno, ha ispirato una sorta di rivoluzione copernicana nel settore.
Ciò ha portato l’assessore Federico Caner ad annunciare la virata al BIT di Milano quest’anno. Le due nuove parole d’ordine sono sostenibilità e accessibilità.
Federico Caner, Assessore regionale del Veneto al Turismo: “Noi non puntiamo più sui numeri, puntiamo su un turismo di qualità, su un turismo sostenibile, sulla capacità di mettere in rete i nostri siti UNESCO. E quindi cercare di raggiungere il turista non solo con tante destinazioni differenti, ma anche con tanti prodotti turistici differenti che abbiano come minimo comune denominatore proprio il turismo sostenibile e l’accessibilità.”
Le diverse modalità, tra massa e nicchia
“Abbiamo tantissime destinazioni, tanti prodotti turistici, alcuni anche cosiddetti di nicchia, cioè che fanno magari meno numeri, ma fanno un turismo di qualità. Il turismo religioso, per esempio, è molto importante, come il tema dei cammini. Ma potremmo parlare di povie, di cicloturismo, di gravel, che abbiamo sviluppato portando il mondiale. Il tema dello sport, per esempio, è fondamentale per la creazione di nuovi prodotti turistici.”
A proposito di sport saranno organizzati dei “fam trip”, ossia dei viaggi familiari di basso costo e fuori stagione nei territori veneti che ospiteranno le Olimpiadi Invernali del 2026, permettendo così agli operatori e ai giornalisti di vivere in anteprima l’atmosfera di attesa del grande evento sportivo.
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