Mika conquista il prestigioso Rose d’Or Award per il suo format su Rai2, mentre Trump irride i bassi ascolti degli Emmy Awards, dove lo hanno preso in giro.
“Stasera CasaMika“, lo show di Rai2 ideato e condotto da Mika, che tornerà con la seconda edizione dal 24 ottobre prossimo, ha conquistato a Berlino il Rose d’Or Award (il premio assegnato da uno dei più importanti festival della televisione) come miglior programma d’intrattenimento del 2016. «Sono felicissimo e stupefatto di ricevere un premio internazionale così prestigioso! – ha detto – Solo un anno fa “Stasera CasaMika” era un mio stravagante sogno, pochi mesi dopo è diventato una splendida realtà e ora questo premio mi riporta più su, oltre ogni sogno».
Un risultato che ha condiviso con i coautori dello show, nato intorno al tavolo della sua cucina a Londra, la Rai e Ballandi Multimedia, produttori del format originale italiano che è riuscito a riportare il Rose D’Or nel nostro paese dopo oltre 30 anni.
Nelle stesse ore, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo aver lanciato dal podio del Palazzo di Vetro dell’Onu un durissimo attacco alla Corea del Nord, twittava per dire la sua sulla cerimonia degli Emmy – i premi della televisione statunitense, assegnati domenica a Los Angeles – durante la quale è stato preso in giro da presentatori e premiati.
«Mi ha intristito vedere i cattivi ascolti dei premi Emmy», ha scritto il capo dell Casa Bianca riferendosi ai dati che indicano come – con 11,4 milioni di telespettatori – la cerimonia abbia avuto un’audience leggermente superiore a quella dello scorso anno, in cui si era registrato il record negativo di 11,3 milioni.
«I più intelligenti sono i deplorevoli», ha aggiunto Trump, usando l’ormai famoso termine, “deplorables”, con cui Hillary Clinton, con una battuta per la quale poi si scusò, dichiarò che metà degli elettori dell’avversario erano «razzisti, sessisti, omofobi, xenofobi, islamofobi». Del resto, uno dei trionfatori della serata è stato il “Saturday Night Show“, che ha vinto quattro premi, tra i quali quello per il miglior attore non protagonista ad Alec Baldwin proprio per la sua “imitazione” del presidente.