Ospite di questa puntata della trasmissione “Il Fatto di Luigi Gandi” è Giovanni Torluccio, ex presidente nazionale di Ita Uil e ex segretario della Fpl, una branca della Uil che racchiude il settore pubblico. Argomento odierno di discussione è il cambiamento della Uil e dei sindacati in generale.
In Uil – afferma Torluccio – c’è un continuo andarsene di iscritti e intere parti importanti del sindacato si trovano commissariate al primo tentativo di discussione democratica su temi e scelte interne. Se non sei allineato sei fuori da questo Sindacato. Come anche se ti permetti di criticare un segretario confederale che gira con una macchina da oltre 150.000 euro.
Luigi Gandi ha ricordato che un operaio sindacalista non può fare crociere, pranzare in alberghi i lusso, possedere società che fatturano alla Uil o a società e fondi collegati senza destare critiche e perplessità. E le critiche non possono essere sottaciute con l’espulsione degli iscritti. Questa gestione di Bombardieri- afferma Torluccio – lascia molto perplessi e una parte degli iscritti daranno battaglia per ripristinare la democrazia all’interno della Uil. Torluccio chiede l’intervento della Guardia di Finanza in alcune situazioni già fatte presente allo stesso Bombardieri.
Lo sfogo di Luigi Gandi sui sindacati
“Io che ho una linea editoriale, grazie al nostro editore Gianni Vindigni, molto vicina al popolo, perchè vengo dal popolo e non mi sono mai montato la testa e quindi entro nelle case dei veneti e parlo con le loro famiglie, questa al contrario di quel che sta succedendo altrove è una televisione democratica che tiene conto delle esigenze delle persone.
Noi dobbiamo sentire quello che vuole il popolo non imporgli quello che vogliamo noi e il sindacato dovrebbe essere il retaggio delle istanza che vengono dalla base, non mostriamo le immagini del sindacalista ex operaio che arriva a lavorare con la Mercedes o l’Audi da 150mila euro. Io vado via con una Fiat Marea, op sono con la gente semplice. Non mi interessa andare a mangiare nei grandi ristoranti, voglio mangiare dove mangiano gli operai, i camionisti nelle trattorie.”
Le parole di Giovanni Torluccio
“io capisco il tuo sfogo Luigi e credo che questo dovrebbe essere lo spirito di un’organizzazione sindacale che sta tra la gente. Volevo fare un richiamo agli scioperi, i sindacalisti spesso sono in distacco sindacale, vuol dire che percepiscono lo stipendio dall’azienda più l’integrazione legata al loro ruolo rispetto a questa cosa e spesso vuol dire raddoppiare o triplicare lo stipendio iniziale di base.
Dopodiché cosa decidono i vertici sindacali, decidono di fare uno sciopero generale invitando le maestranze dei vari settori a scioperare, sarebbe interessante chiedere alle aziende da cui dipendono questi dirigenti sindacali in distacco quanti di loro hanno comunicato all’azienda di farsi fare la trattenuta sindacale per quello sciopero. Io sono convinto, lo so per esperienza diretta, che molti non comunicano all’azienda per cui lo sciopero lo pagano i dipendenti ma spesso non lo pagano i distaccati sindacali”
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