“Da lunedì dovremmo abituarci tutti ad usufruire della sanità pubblica con modalità diverse e nuove rispetto a quanto facevamo all’inizio di questa pandemia. Gli ospedali saranno blindati, a chiunque varcherà l’ingresso verrà controllata la temperatura, dovrà indossare la mascherina e dovrà igienizzarsi le mani, questo perché va garantita la massima sicurezza ai visitatori, ai pazienti e al personale. Dalla prossima settimana tante cose cambieranno perché non possiamo permetterci che il virus entri in queste strutture e ne metta a rischio il funzionamento. Saranno cambiamenti importanti, chiedo quindi alla popolazione la massima collaborazione e un po’ di pazienza in questa fase di riavvio delle attività”. Lo annuncia il direttore generale dell’Ulss4, Carlo Bramezza, in previsione della riapertura delle attività ordinarie da lunedì 4 maggio. Le novità sono state presentate questa mattina alla presenza della direzione strategica e dei direttori di struttura. Queste le principali novità.
Ospedali dell’Ulss4
Il direttore della funzione ospedaliera Maria Caterina De Marco ha spiegato che gli accessi saranno diversificati tra utenti e dipendenti dell’Azienda sanitaria. All’ingresso, personale dedicato controllerà indistintamente le persone in arrivo con il rilievo della temperatura corporea, la presenza di mascherina e inviterà ad igienizzare le mani con apposito liquido. Qualora questa superi i 37,5 gradi alla persona sarà vietato l’ingresso oppure, in caso di prestazione non differibile, verrà deviata in un apposito percorso di accesso protetto. L’accesso in ospedale dovrà avvenire senza accompagnatori tranne che in situazioni di reale necessità (anziani, disabili, persone che non comprendono l’italiano etc.). Nei pressi dei pronto soccorso verrà mantenuto il “pre-triage” con l’ausilio delle tende della protezione civile che sino ad oggi hanno svolto un egregio lavoro di filtro nell’intercettare le persone contagiate.
I visitatori di degenti saranno ammessi singolarmente e per brevi periodo di tempo nelle aree di degenza, i pazienti che dovranno subire un intervento chirurgico verranno sottoposti a tampone naso-faringeo e in attesa dell’esito stazioneranno in camere covid-attrezzate presenti in ogni reparto. Il direttore amministrativo degli ospedali, Marco Rizzato, ha osservato che anche l’accesso al laboratorio sarà controllato, ossia anche i prelievi del sangue dovranno essere prenotati in modo analogo alle prestazioni ambulatoriali, cioè telefonicamente,da telefonino da computer. Visite specialistiche.
Sono circa 10mila le visite ambulatoriali non eseguite durante l’emergenza sanitaria e quindi da recuperare; da lunedì verranno riaperte le agende e si potrà prenotare la propria visita medica come in passato, però con una novità: 4 giorni precedenti alla prestazione il sistema di prenotazione invierà un promemoria all’assistito che darà la possibilità di spostare o di annullare la prestazione in caso di necessità. Riguardo alle prenotazioni ambulatoriali tramite CUP la presenza agli sportelli (che non verranno chiusi) verrà limitata più possibile, l’utenza dovrà sempre più utilizzare la prenotazione a distanza mediante l’app iCup mobile, tramite internet oppure per telefono. L’Ospedale di Jesolo tornerà progressivamente alla funzionalità e ai servizi precedenti alla trasformazione in Covid-hospital con una novità: l’area ambulatoriale verrà spostata nell’ala ovest del presidio, completamente ristrutturata, e sarà accessibile da un nuovo e distinto ingresso.
Distretti socio sanitari e strutture territoriali
“Non sarà più un ritorno al passato” ha esordito il direttore del distretto unico dell’Ulss4, Maura Chinellato. In modo analogo a quanto avverrà negli ospedali, anche l’ingresso dei distretti socio sanitari e delle strutture territoriali sarà limitato solo ai casi di reale necessità privilegiando il contatto telefonico o tramite mail, allo scopo di programmare più possibile l’affluenza a tali servizi, e anche in questo caso gli utenti verranno controllati all’ingresso delle strutture in modo analogo a quanto fatto negli ospedali. L’assistenza domiciliare e le cure primarie continueranno a svolgere un grosso lavoro al domicilio dei pazienti. Il direttore dei servizi socio sanitari, Mauro Filippi, è intervenuto sulle strutture residenziali per anziani e per disabili, precisando che il blocco alle visite dei familiari, considerato l’elevato rischio contagio, viene mantenuto. I centri diurni verranno gradatamente riaperti.
Dipartimento di prevenzione
“Prestazioni solo previa prenotazione e con orari differenziati” ha precisato il direttore di struttura dell’Ulss4 Luigi Nicolardi. Confermate le vaccinazioni pediatriche (mai interrotte) fino al sesto anno di età, e verrà ripristinato il percorso di vaccinazione pediatrica sino al 14mo anno cercando di portarlo a regime nel minor tempo possibile, mentre le vaccinazioni antinfluenzali inizieranno già in autunno allo scopo di ampliare ulteriormente la platea della popolazione immunizzata. L’attività di screening oncologici sospesa due mesi fa riprenderà con una diversificata cadenza degli appuntamenti iniziando dalle chiamate di persone con età inferiore dove il rischio contagio è minore rispetto alle persone di età avanzata. Verrà inoltre potenziata l’attività di verifica e di controllo nelle strutture turistico alberghiere e in generale nelle strutture turistiche del litorale per verificare il rispetto delle procedure volte a prevenire il contagio.
L’appello alla popolazione
A lanciarlo è stato il direttore sanitario dell’Ulss4 Maria Grazia Carraro: “Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per rendere efficaci le precauzioni adottate da lunedì per proteggere sia il personale e sia l’utenza. Evitate di andare in ospedale se non ne avete realmente bisogno, rispettate gli orari degli appuntamenti e la distanza sociale, questa è una battaglia che dobbiamo vincere insieme”.