L’Ordine dei Medici lancia una campagna contro le notizie false che girano sul web. 15 milioni di persone cercano soluzioni ai loro disturbi su internet, senza nessuna garanzia
I medici hanno detto basta. Si intende i medici veri, quelli che hanno raggiunto la laurea in sei anni di studio, e hanno affrontato un tirocinio di 4 anni per ottenere una specialità. Per dire “no” alle bufale della rete hanno lanciato una campagna contro le fake news.
“Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo”, “Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”, “Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio”. Sono gli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggeranno sulle lapidi nella campagna “Una bufala ci seppellirà?”, presto anche a Venezia così come in altre trenta città italiane (in Veneto pure Vicenza e Rovigo). L’iniziativa è lanciata dalla FnomCeO, la federazione dell’Ordine dei Medici.
Il messaggio non potrebbe essere più forte: sarà riportato a caratteri cubitali su maxi-poster di 6 metri per 3. La campagna, che sarà presentata il 10 maggio a Roma, si concentra su un fenomeno preoccupante e in crescita, che mette a repentaglio la salute dei cittadini. Sono 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi, cercano informazioni sul web. Un atteggiamento pericoloso che è sempre più diffuso tra i giovani.