La puntata di questa sera è dedicata alla storia della Serenissima, che è comune a tutti noi. Vi presento gli ospiti in studio: Pietrangelo Pettenò, Palmarino Zoccatelli e Maurizio Ruggiero.
Una Guerra d’Indipendenza, una storia più europea che americana
Maurizio Ruggiero, Presidente del Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi: “Vorrei un attimo dispensare tre pillole di storia. Primo: la cosiddetta Guerra d’Indipendenza americana è tutto tranne che una Guerra d’Indipendenza. È una guerra tra potenze europee. Se non ci fosse stato l’intervento massiccio della Francia con il suo corpo di spedizione militare e la sua flotta, senza l’apporto della flotta spagnola e di quella olandese, gli americani non avrebbero avuto mai l’indipendenza dagli inglesi.
È importante che ciò vada detto, perchè altrimenti ci beviamo tutta questa propaganda alla The Patriot e di tutti quei film che esaltano l’eroismo americano, ma che di fatto distorcono la storia. Ricordiamoci che le prime organizzazioni assassine giacobine nacquero proprio in America al tempo della cosiddetta Guerra d’Indipendenza. C’era un’organizzazione chiamata Sons of Liberty (i figli della libertà) che faceva atti terroristici contro quegli americani che parteggiavano per gli inglesi”.
La rivolta veneziana all’occupazione Napoleonica
Maurizio Ruggiero: “Seconda cosa, per dare una mano a Brugnaro che ne ha bisogno, mi sembra in questa circostanza. C’è un evento in realtà veneziano contro i francesi avvenuto nell’ultimo giorno di vita della Serenissima. Parliamo della Battaglia del Ponte di Rialto, avvenuta il 12 maggio 1797, dove ci fu una sollevazione da parte degli schiavoni, della popolazione. La cosa drammatica è che il tutto fu represso dalla Serenissima stessa, in quanto furono mandati dei nobili veneziani a cannoneggiare i rivoltosi”.
Gli scontri risorgimentali contro gli Austriaci a Forte Marghera
Maurizio Ruggiero: “Terza cosa se posso finire. Sugli austriaci anche qualche precisazione. Prima abbiamo parlato del sostegno anche di calabresi, napoletani e siciliani nella resistenza a Forte Marghera, ma quella battaglia non vedeva in realtà Venezia combattere contro gli austriaci. Si trattava di un ricettacolo di rivoluzionari che venivano da tutta parte d’Europa, esattamente come arrivano i centri sociali che si riuniscono tutti assieme, e che combatterono contro gli austriaci. Dobbiamo ricordare che era il periodo del Risorgimento e non bisogna confondere i veneziani con i liberal-massoni che avevano questo tipo di progetto”.
Palmarino Zoccatelli, Presidente Venezia-Russia: “Prima Gandi citava la Loggia Massonica a Milano. È evidente che Venezia è caduta dall’interno, corrosa anche da questo infiltrazioni massoniche, giacobine, idee rivoluzionarie e poi probabilmente anche per aspetti morali. Va ricordato che Venezia non soccorse Verona quando questa insorse con le Pasque Veronesi. Se fosse venuta in suo soccorso, probabilmente cambiava anche il corso della storia”.