A due passi dalla Riva degli Schiavoni, a lato della chiesa di San Zaccaria da cui prende il nome, sorge l’edificio che dal 1867 è sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Venezia. Siamo nel sestiere di Castello, in un luogo dal valore storico e artistico inestimabile. Sabato 25 settembre, la sede aprirà al pubblico in occasione dei 1600 anni di Venezia, per l’evento “Uniformi dal Passato” per dare la possibilità ai cittadini di visitare un posto di straordinaria importanza sia per la storia veneziana sia per quella dell’Arma dei Carabinieri.
L’evento
«Abbiamo voluto dare questa possibilità a tutti i veneziani – commenta il Colonnello Mosè De Luchi, Comandante della sede Provinciale dei Carabinieri di Venezia – per mostrare loro un luogo dal fascino unico […] e far sì che i cittadini possano comprendere meglio non solo la storia ma anche l’importanza di questo mestiere in una città particolare ma unica […]».
Entrando si viene accolti da un chiostro del 1495, che mostra i segni di un passato fatto di storie e leggende. I Carabinieri di San Zaccaria hanno scelto di farlo scoprire al pubblico nell’anno del 1600º anniversario della fondazione della città.
Uniformi dal passato
Proprio nel chiostro sono esposte alcune delle uniformi storiche dell’Arma dei Carabinieri provenienti dalla collezione privata dei fratelli Sartorel, di Zero Branco. Appartengono a periodi storici diversi, a partire dal 1840 alla contemporaneità e sono in grado di rievocare la storia di questo antico e fondamentale mestiere. Tra le diverse uniformi esposte ce ne sono anche due di particolarmente speciali: la prima indossata nel film “Il Giorno della Civetta” con Franco Nero; la seconda, sportiva, dello sciatore degli anni ’70 Pietro Gros.
La storia del Comando dei Carabinieri di San Zaccaria
«Il Comando di San Zaccaria ha uno stretto legame con la storia di Venezia e con la figura del Doge. Si narra che in occasione della domenica di Pasqua o del Lunedì dell’Angelo, il Doge si recasse qui in processione per assistere alla messa. Proprio in questo luogo avrebbe ricevuto in dono dalla badessa del convento il corno ducale. E’ un legame che fonda le sue basi nella concessione da parte della badessa di quei terreni dove oggi sorge la Basilica di San Marco».
L’antico convento benedettino di San Zaccaria fu abolito come molti degli ordini conventuali veneziani dopo l’arrivo di Napoleone nel 1810. Divenne sede della ragioneria dell’impero durante il periodo austroungarico, e, in seguito, sede dell’Arma dei Carabinieri congiuntamente con il regio esercito fino al primo conflitto mondiale.
I misteri del Comando
Oltre alla sua importante storia e alla bellezza architettonica, l’attuale Comando Provinciale dei Carabinieri di Venezia nasconde anche dei misteri. La leggenda vuole che il fantasma della badessa vaghi ancora di notte nel chiostro dell’ex convento benedettino. Il corazziere Biasin, inoltre, ha raccontato che proprio in questo luogo ci fu una contrapposizione tra le truppe tedesche e i carabinieri dell’epoca. Vi fu un acceso scontro, a seguito del quale i carabinieri riuscirono a mettere in sicurezza il comando.