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Università di Padova: un app per proteggere gli studenti

C'è fermento nel mondo della scuola . Ieri Luca Zaia ha annunciato test sulla saliva per i docenti universitari di Padova che consentono tamponi più rapidi, mentre il Rettore dell'Ateneo Patavino ha spiegato come saranno protetti gli studenti

Anche gli studenti dell’Università di Padova tornano in classe. Il problema principale è che le classi universitarie non sono composte da una cifra limite e ristretta di studenti (come nei casi delle scuole elementari, medie e superiori che in caso possono essere isolate), ma rilevano una somma tra i cento e i centocinquanta studenti.

Università di Padova

Inoltre nelle lezioni universitarie tutti  gli studenti, passando da un corso diverso all’altro, si rimescolano in continuazione tra loro e quindi il positivo viene a contatto con tante aule diverse.

Si è scelto di modificare l’app, già presente, di rilevazione della presenza degli studenti per permettere di inserire un dato aggiuntivo: non si rileva la presenza ma si identifica anche il posto dove è seduto lo studente grazie ad una numerazione. Così facendo, nel momento in cui si rileva un positivo al Covid, si è in grado di indicare gli studenti che erano ad una distanza di rischio e di sottoporre questi, potenzialmente esposti, all’analisi molecolare. In questa maniera è possibile arginare rapidamente la possibilità di contagio.

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