Uno spogliatoio a Mirano divide i Cinquestelle e il PD

Non è solo il nome del presidente della repubblica a dividere il PD dal Movimento Cinque Stelle c'è anche lo spogliatoio di Villa Bianchini a Mirano oggetto di una querelle

Proteste a Mirano da parte dei 5Stelle, dopo che l’amministrazione ha avviato i lavori per la costruzione di uno spogliatoio nel campo sportivo nei pressi di Villa Bianchini.

Il commento della senatrice Orietta Vanin

“Qui c’è Orietta Vanin. Senatrice e membro delle commissioni, istruzione pubblica e beni culturali; della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani. Noi abbiamo organizzato questo momento perchè siamo molto preoccupati per come l’amministrazione comunale intende intervenire in questa zona. Lo abbiamo già spiegato nei nostri interventi in consiglio comunale.”

“Vorrei partire da un documento molto semplice. Il più importante a mio avviso. L’articolo 9 della Costituzione Italiana. ‘La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio, e il patrimonio storico e artistico della nazione.” questo l’intervento di Orietta Vanin, senatrice 5Stelle.

La sindaca: “Una struttura allineata agli edifici esistenti”

Maria Rosa Pavanello, Sindaca di Mirano: “Solo un chiarimento rispetto all’intervento che si sta per realizzare presso l’area parcheggio; in prossimità del complesso monumentale di Villa Bianchini. Per chi non conosce la storia; quell’area esiste addirittura dal 1975. Nell’area verde, denominata parco di Villa Bianchini; che non è il parco monumentale all’interno, esiste un campo da calcio non recintato dal 1975.

Il piano regolatore del Comune di Mirano già da quegli anni prevedeva tutta quell’area che non è a solo vincolo del graticolato romano. Era prevista tutta un’area ad impiantistica sportiva. È stato fatto un sopralluogo con la sovrintendenza a settembre del 2020; ed ha dato indicazioni precise su come fare questo spogliatoio. E su come anche inserirlo in un contesto. Un contesto ambientale particolarmente pregiato.

E la raccomandazione è stata quella che la struttura fosse allineata agli edifici esistenti. Per quello da subito ha dato indicazione che venisse utilizzata una parte del parcheggio. Da subito questo nuovo progetto ci ha convinto come amministrazione. Perchè non andavamo minimamente a toccare lo spazio verde.”

L’attacco dei 5 Stelle

“Tutelare il paesaggio vuol dire prendersi cura. Essere consapevoli di questa grande eredità del nostro passato, e della fortuna che abbiamo di vivere in questo ambiente meraviglioso. Allora io mi chiedo perchè un’amministrazione, un ente locale, decide invece di distruggere. Quando invece potrebbe avere delle alternative. La storia che poi vi verrà raccontata di questa opera così invasiva che si vuole fare in questo territorio; è una storia molto comune in Italia. Dove non c’è consapevolezza del valore del nostro ambiente e del nostro paesaggio.” ha proseguito Orietta Vanin.

“In primis io ci ho fatto i miei cinque anni di scuola elementare; per cui ho veramente un ricordo vivissimo e bellissimo di quell’area. Ed è sempre stato un mio personale impegno; e di tutta la giunta, il recupero di quella bellissima area.” ha detto la sindaca dopo le proteste per la costruzione dello spogliatoio da parte del Movimento 5 Stelle.

“Eppure noi siamo in un territorio nel comune di Mirano famoso per il graticolato romano. Famoso per la cultura delle ville.”

Uno spogliatoio per il campo sportivo

“Noi stiamo semplicemente dotando un impianto sportivo esistente di spogliatoi. Quel luogo perchè fa parte di un progetto complessivo di recupero e soprattutto di utilizzo. Non verranno negate le possibilità di utilizzare quella bellissima area verde; anzi abbiamo un secondo progetto. Progetto con cui valorizzeremo ulteriormente l’area verde, che comunque rimane libera; migliorando lo spazio per i bambini e addirittura creando un percorso interno con un ponticello che collega la città. E faremo anche un ulteriore pezzo di pista ciclabile pedonale. ha concluso la sindaca.

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