Un laboratorio integrato di progettazione urbanistica per la tutela e la rigenerazione di Venezia e della sua laguna
“Ci sono più progetti. Ne abbiamo affrontati quattro sul Comune di Venezia e uno su Chioggia.
Abbiamo affrontato, per esempio, la Marittima, un problema di Sant’Erasmo, Waterfront Marghera.
Su questa questione, Venezia si presta molto bene perchè è una città arcipelago in sé. Ancor di più lo è non tanto con la mappa del Bordone, che però è fondamentale per un immaginario veneziano, ma per la Venezia contemporanea.
Una Venezia contemporanea
“Venezia ha infatti degli elementi nuovi: il Lido, Marghera, Mestre, Favaro, l’aeroporto sugli Zeppelin. Poi l’aeroporto civile, spostato dal Lido in terraferma. Lo sarà anche probabilmente il Bosco dello sport. Diventano elementi di una collana di perle. E, allora, Venezia e Chioggia si prestano proprio per questa “città a grappolo”.
“Sono elementi che agli studenti sono utilissimi per crescere: è cioè un processo mentale che devono mettere in pratica ed è un affrontare questi quartieri. Abbiamo anche qualche immagine di questi quartieri.”
“Questa è un’immagine della Piazza delle religioni, che noi l’abbiamo messa su Waterfront Marghera. Questa piazza delle religioni l’abbiamo messa lì perché, in margine alla laguna, ha l’islamismo, ha la moschea, ha la sinagoga, la chiesa ortodossa, la chiesa cattolica, il tempio induista, il tempio buddista. Quindi, se devono bastonarsi, lo facciano lì nella Piazza delle religioni. Mica solo tra ebrei e musulmani, ma anche tra ortodossi e cattolici succede.”
La ridefinizione della marittima
“Poi abbiamo affrontato un tema abbastanza importante, quello della ridefinizione della marittima.
Viene lasciato vivo il porto delle crociere, ma per navi più piccole. Quindi si riutilizzano proprio i doc della marittima e l’area dell’Italgas, ipotizzando di costruire un quartiere.”
“Lo si può trovare Open Source su “Luminosi giorni”, una rivista veneziana di politica. Stiamo pubblicando anche su “Appland”, una rivista internazionale.”
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