L’usa e getta fa estinguere gli artigiani: -4000 in 10 anni

Artigiani in estinzione: cause economico burocratiche ma anche culturali. Sono cambiate le abitudini dei consumatori.

Il mondo degli artigiani sta registrando un altro calo drastico, ben 4000 operatori in meno nel veneziano in dieci anni. Le cause sono diverse. Ce ne parla l’ufficio studi della Cgia di Mestre.

Artigiani, parla Andrea Vavolo

“Anche nella provincia Venezia, il numero degli artigiani cade inesorabilmente. È un fenomeno consolidato e si verifica da tempo. Siamo passati da 28.800 artigiani del 2012 a poco più di 24 mila nel 2023. Si tratta di un calo di oltre 4 mila soggetti. È un fenomeno che si riscontra a livello nazionale, infatti in Italia abbiamo perso 282 mila imprenditori artigiani, tra soci, collaboratori e titolari di imprese artigiane.

A essere colpiti sono soprattutto i settori più tradizionali: fabbri, falegnami, sarti, calzolai, riparatori di elettrodomestici, e le cause sono le più svariate. Forti sono il peso della burocrazia e la difficoltà di accesso al credito, un peso del fisco rilevante. Ma si tratta anche di un cambio delle abitudini, accanto alla concorrenza dei centri commerciali. Sono cambiate le abitudini dei consumatori che si rivolgono sempre di più al canale online.

È anche una cultura basata più sul rapido usa e getta, piuttosto che sulla riparazione. Il risultato è avere a che fare con città meno vive, sempre più saracinesche abbassate ed è una situazione preoccupante. Se si pensa che oltre il 50% degli artigiani ha più di 50 anni, si considera come il tasso di sopravvivenza delle aziende è del 46%, in 5 anni.

Prima di avvicinarci ad una situazione di non ritorno, è necessario agire su più livelli. Chiaramente riducendo il carico burocratico, facilitando l’accesso al credito e riducendo il prelievo fiscale tributario, ma non solo”.

GUARDA ANCHE: Medici Cercasi: si punta su pensionati e assistenti

Exit mobile version