“Pillole di Legge” è una trasmissione a cura dell’avvocato Stefano Marrone che va in onda dal lunedì al venerdì alle 19.15, per spiegare ai telespettatori alcuni istituti giuridici e come esercitare i propri diritti. La pillola di legge di oggi è dedicata alla usucapione.
Usucapione
Questo termine un po’ desueto viene dal diritto romano. Ancora nella legge delle 12 Tavole era previsto l’uso prolungato nel tempo per un biennio e l’acquisto della proprietà in base a quest’uso, ed è rimasta questa matrice.
Cioè l’usucapione è un modo di acquisto originario della proprietà che il nostro ordinamento collega al passare del tempo. Se una persona continua a detenere, a possedere un bene per i termini che sono indicati dagli articoli 1158 e seguenti del codice civile ne diviene proprietario, non automaticamente, ma con una pronuncia da parte del tribunale.
Normalmente l’istituto dell’usucapione si collega a un possesso duraturo nel tempo, che sia pacifico, che non sia interrotto, che sia manifesto e che quindi non abbia problemi.
Alcuni esempi
L’esempio classico è quello della casa che viene posseduta per oltre 20 anni da un solo soggetto e che poi fa valere questo suo diritto nei confronti degli altri soggetti intestatari.
Ma possono essere possedute non solo le immobili ma anche ad esempio le servitù. Se continuo ad esercitare un passaggio per oltre 20 anni, questo è il termine che normalmente la legge ricollega all’usucapione immobiliare, acquisisco quel diritto. Come anche posso acquisire la proprietà di beni mobili laddove non ci sia titolo per acquisire questo diritto con il continuo possesso per anni 10 in ogni caso il codice civile è molto chiaro basta trovare anche su internet le norme che riguardano gli art 1158 e seguenti e avremo un quadro chiarissimo della situazione.
Il decorso del tempo, il possesso nel tempo continuato senza problemi ricollegano nel nostro ordinamento l’acquisizione della nostra proprietà. Bisogna tuttavia ricorrere al giudice che la dichiari ma il procedimento è abbastanza semplice e adesso con la riforma Cartabbia si può fare anche con un semplice ricorso al tribunale.