Vende l’auto online ma finisce nelle rete dei truffatori

Imprenditore Mestrino versa 6 mila euro sulla prepagata dei truffatori. Adico presenta ricorso al’arbitro bancario finanziario

L’ingegnosa pratica o, meglio, la truffa, è sempre più diffusa. Il “malvivente”, interessato all’acquisto di un prodotto on line, convince il venditore a recarsi presso il proprio sportello bancario invitandolo a compiere alcune operazioni teoricamente finalizzate a versare i soldi sul conto corrente della vittima. Il denaro, invece, finisce su una Postepay appartenente ai truffatori.

Anche S.M., 50 enne imprenditore mestrino, ha subito lo stesso raggiro per un importo totale superiore ai 6 mila euro. Una bella batosta economica che ha portato l’uomo negli uffici dell’Adico per cercare assistenza tramite l’ufficio legale dell’associazione.

La truffa

“Purtroppo questa furbata sembra diventata la nuova moda dei truffatori informatici – commenta il presidente Carlo Garofolini -. Può essere attuata con diverse metodologie ma il risultato è lo stesso. Bisogna stare molto attenti ed evitare di compiere operazioni bancarie seguendo le indicazioni di persone sconosciute”. Il prelievo fraudolento è avvenuto tramite la carta di credito dell’imprenditore. Ignoti, fingendosi interessati all’acquisto dell’autovettura di sua proprietà, lo hanno indotto a recarsi al proprio sportello bancario e a eseguire una serie di ricariche di vario importo su una prepagata (fino a un totale superiore ai 6 mila euro), facendogli credere che si trattasse di versamenti a suo favore per la vendita della macchina.

Poco dopo l’operazione, l’uomo si è accorto dell’inganno: ha bloccato la carta di credito per evitare ulteriori prelievi non autorizzati e ha presentato denuncia-querela ai Carabinieri di Mestre. Per quanto riguarda l’azione dell’Adico, prosegue Garofolini, “dato che il blocco dei pagamenti è stato disposto subito dopo il raggiro, abbiamo scritto all’istituto di credito mestrino di cui il nostro socio è correntista per ottenere l’intera somma indebitamente sottratta nella speranza che intanto il truffatore venga individuato. Inoltre stiamo predisponendo ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario”.

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