Educazione dei ragazzi alla sostenibilità ambientale
Michelangelo Lamonica: “Fin da piccoli, i ragazzi vengono da subito educati a quella che è la sostenibilità ambientale che rientra all’interno di quelle che sono le competenze primarie che loro devono necessariamente acquisire. Questo è possibile anche grazie al progetto di cooperazione che abbiamo con la Lega Navale italiana e con la Capitaneria di Porto con cui noi abbiamo continui interventi.”
“Per lo più i ragazzi vivono in questa città, un territorio che è fortemente sollecitato dai trasporti e da quella che è la dinamica stessa in mare.”
Navi ibride nella Laguna di Venezia: riduzione delle emissioni e sostenibilità ambientale
“Anche all’interno della stessa filiera gli attori sono particolarmente sensibili a questo tema. C’è un attore che sta per varare, all’interno della Laguna di Venezia delle navi ibride. Delle imbarcazioni che hanno al loro interno dei motori elettrici che sono giustificati non tanto da un risparmio ma dal fatto che permettono di ridurre le emissioni e quindi l’inquinamento.”
“Gli attori della filiera sono quindi molto attenti ma servono anche delle competenze specifiche che si faticano a trovare. In ambito marittimo quindi servono abilità in termini di motori elettrici, di automazione, di regole, di utilizzo di strumenti come i radar; tutti elementi che noi abbiamo inserito nel nostro nuovo corso.”
Necessità di specializzazione e diversificazione per rispondere alle esigenze del mercato
“Dopo 4 anni di studio i ragazzi non avranno le competenze in tutti i settori ma il fatto di avere a disposizione tanti strumenti e tanti player consentirà a loro di intraprendere già a partire dal secondo anno una propria strada che gli consentirà di avere una specializzazione. È molto interessante il fatto che non tutti i ragazzi andranno nella stessa direzione e questo consentirà di rispondere in maniera specifica alle esigenze del mercato.”
GUARDA ANCHE: Istituto Vendramin Corner: tradizione come motore formativo