Lo sciopero di venerdì è stato ridotto
Una protesta che doveva essere uno sciopero generale, ma che ha finito per venire ridotta dopo un incontro con il Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini e la sua lettera per la precettazione.
Matteo Salvini: “E’ il caso di limitare lo sciopero del trasporto pubblico dalle 9 alle 13 di questo venerdì 17 novembre 2023”. Ciò allo scopo di “tutelare i milioni di italiani che tutti i giorni hanno bisogno di spostarsi”.
Cisl e CGIL hanno fatto marcia indietro per evitare le multe salatissime. Infatti rischiavano di dover pagare da 500 a €1000 a testa per i lavoratori che non rispettano le fasce orarie stabilite. Però le organizzazioni sindacali si sono preparate e hanno predisposto un calendario che durerà a lungo, e organizzato a zone. Il 24 novembre è prevista un’altra protesta nel nord Italia.
Uno sciopero parziale che coinvolge più parti
Lo sciopero riguarda anche altri settori (pubblico impiego, scuola, igiene ambientale e nettezza urbana, lavanderie industriali e poste), ma è sui trasporti pubblici che è andato in scena lo scontro. In tutto il Paese il venerdì “nero” sarà quello che viene, il 17 novembre 2023, Veneto compreso. Cgil e Uil, infatti, hanno diramato un comunicato ufficiale per confermare la propria posizione.
Alle critiche al governo dei lavoratori si aggiungono quelle dei partiti di opposizione che hanno accusato Salvini di aver cercato lo scontro con le organizzazioni sindacali per nascondere la manovra.
L’agitazione di domani, ha annunciato AVM, potrebbe riguardare anche personale della società ACTV, AVM e Vela.
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