TEA, la nuova frontiera agricola
La TEA è la tecnica di evoluzione assistita. Consiste di poter modificare il DNA delle piante senza aggiungere materiale genetico estraneo, come accade invece per gli OGM. Potenzia, cioè, quello che già è avvenuto in natura per milioni di anni attraverso incroci tra essenze, ossia imitando i processi dell’evoluzione naturale.
È un bel No alle OGM, che invece prevedono la manipolazione del DNA con altri DNA estranei. È un Sì alla sperimentazione che gli stessi agricoltori potranno fare per rafforzare le specie. Tutto in favore di una lotta contro il cambiamento climatico e la siccità o gli insetti, senza dipendere dai brevetti delle multinazionali e dai loro costi.
Coldiretti Veneto soddisfatta delle evoluzioni legislative comunitarie
Carlo Salvan, Presidenti della Coldiretti Veneto: “È un’ulteriore buona notizia l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della relazione tecnica sulle nuove tecnologie di evoluzione assistita. Da anni, come Coldiretti, stiamo chiedendo alle istituzioni comunitarie di disciplinare diversamente questa materia dai vecchi OGM, con la quale non c’è niente da confondere.”
“Sono una risposta importante alle nostre imprese per avere nuove varietà e nuovi semi da poter utilizzare nelle nostre aziende agricole e poter affrontare meglio sia il cambiamento climatico, che l’esigenza di sostenibilità ambientale con un minor uso di fitosanitari e di concimi. Queste sono le risposte che vogliamo dall’Europa per favorire anche al nostro settore la transizione ecologica. Dobbiamo perseguirla tutti insieme, ma creando dei settori fattivi e di praticabilità per le nostre aziende.”
Una vittoria per la biodiversità e per la competitività agricola italiana
Si tratta di una grande vittoria ottenuta nel Parlamento Europeo, con 307 voti a favore e 263 contrari. Si punta a difendere la biodiversità, i prodotti tipici made in Italy, a rendere competitive le imprese agricole italiane e a rendere inutili i fitofarmaci. L’Italia, inoltre, parte in vantaggio perchè potrà far iniziare da subito la collaborazione tra scienziati e agricoltori in base a un accordo siglato 3 anni fa tra la Coldiretti e la SIGA, la società italiana di genetica agraria.
La protesta intanto continua perchè ci sono ancora molti punti da modificare della politica green avviata in questi anni dall’unione europea. Secondo gli agricoltori questa avrebbe messo in ginocchio l’intero comparto del continente.
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