“I ricoveri sono aumentati del 4% e gli interventi chirurgici dell’8%” ha dichiarato ai giornalisti. Nonostante, gli ospedali della regione lavorino con 170 medici in meno rispetto al 2019. Per arrivare ad un trend ottimale ci vorrebbero aggiunto altri 3.000 medici in più, oltre ai 4.000 già sotto.
Prestazioni eccellenti nonostante la carenza di personale
Luca Zaia: “Sono dati che ci dicono che a parità di organico la macchina sanitaria ha prodotto molto di più dell’anno scorso, con più 4% di ricoveri, più 8% di interventi dell’ULSS e molto altro ancora. Stiamo parlando di milioni di prestazioni, oltre a 10 milioni e 800 mila prestazioni ambulatoriali. Stiamo parlando anche di un contesto nel quale la sanità del Veneto ha saputo performare.
Siamo primi per trapianti di cuore, di polmoni, fegato, reni. Direi che questa qualità deve essere poi aiutata da assunzioni che non riusciamo a fare sul fronte dei medici. Per il resto abbiamo assunto più di 4.000 persone, però i medici non si trovano.”
Luca Zaia contro il test d’ingresso scritto
“In questo momento – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – nei concorsi, su tre posti banditi ne viene coperto uno soltanto. Cosa fare?” Luca Zaia ha le idee chiare. Per selezionare i futuri medici bisogna dar loro modo di frequentare gli ambienti sanitari. Un test scritto non basta.
Luca Zaia: “Dovremmo garantire ai ragazzi di mettersi alla prova, incentivare di più la selezione che sia meritocratica, come accade e è sempre accaduto, ma far anche in modo che i giovani iscritti possano anche conoscere l’ambiente della sanità, l’ambiente della clinica, delle sale operatorie. Perché altrimenti che selezione facciamo 19 anni con un test asettico senza anima e pensiamo magari che qualche volta abbiamo anche scartato qualche futuro grande professionista che non ha passato il test.”
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