Il Veneto lotta contro il deficit commerciale ma investe nella pesca sostenibile
Si importa sempre più pesce dall’estero in Italia. Questa notizia ha qualcosa di sorprendente se si pensa che il Paese è circondato dal mare e si tratta di una sottile striscia di terra, se confrontata con altri paesi europei. Eppure, nel 2023, la bilancia commerciale ha registrato un saldo negativo di 158 milioni di euro e, purtroppo, il Veneto è perfettamente in linea con questo trend. La flotta marittima veneziana, negli ultimi 10 anni, ha visto un calo di pescherecci operativi di quasi il 13% rispetto al decennio precedente.
Nonostante ciò, il comparto mostra segni positivi per quanto riguarda l’occupazione. Infatti, vi è stato un aumento del 32,8% dei dipendenti nello scorso anno rispetto 2014. Questo significa che la professione è ancora attrattiva e per questo, oggi, la regione Veneto ha annunciato lo stanziamento di 8 milioni di euro di fondi comunitari ai gruppi di azione costieri del Delta del Po, di Chioggia e di Venezia.
I piani di azione locale sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede di Legacoop Veneto a Marghera proprio dai FLAG GAC. Questi ultimi mirano a finanziare la pesca sostenibile, allevamenti, a conservare le risorse biologiche e a sviluppare la trasformazione dei prodotti della pesca.
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