Arresti e perquisizioni
In Veneto, nel 2024, la polizia postale ha intensificato le operazioni di contrasto, portando all’arresto di 10 persone coinvolte nella produzione, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Sono state denunciate 101 persone, 15 delle quali per adescamento di minori.
Oltre 68 perquisizioni informatiche e domiciliari hanno permesso di sequestrare contenuti illeciti e di monitorare oltre 42.000 siti web, con 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici.
Il cyberbullismo ha mostrato un incremento, con oltre 300 casi registrati, colpendo principalmente adolescenti tra i 14 e i 17 anni, ma con un preoccupante aumento nella fascia 0-13 anni. Le estorsioni sessuali e la diffusione non consensuale di immagini intime restano fenomeni diffusi, con vittime anche minorenni. La polizia postale ha sequestrato oltre 2.265 GB di materiale multimediale legato a questi reati.
Truffe e pedopornografia
A livello nazionale, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online ha gestito 2.800 indagini, conducendo 144 arresti e 1.028 denunce. Particolare attenzione è stata dedicata ai reati contro la persona, con 1.500 casi di sextortion e 264 episodi di diffusione illecita di contenuti intimi, che hanno coinvolto soprattutto donne.
Sul fronte della sicurezza cibernetica, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico ha prevenuto oltre 12.000 attacchi informatici significativi, con un focus sulle infrastrutture critiche e sulla protezione dei grandi eventi, come il G7 a Verona. Attacchi ransomware e DDoS hanno colpito aziende sanitarie, pubbliche amministrazioni e servizi essenziali.
Una rete più sicura per tutti
In risposta al crimine finanziario online, sono state denunciate 190 persone in Veneto, recuperando 1,2 milioni di euro frutto di truffe, tra cui schemi di phishing e frodi su piattaforme di e-commerce.
La polizia postale si conferma un baluardo nella lotta al crimine informatico, offrendo supporto diretto ai cittadini attraverso il commissariato online. Un impegno continuo per proteggere i più vulnerabili e garantire una rete più sicura per tutti.
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